Arco: “No” al terzo mandato da sindaco per Alessandro Betta, le reazioni
Il sindaco di Arco, Alessandro Betta (PD), non potrà ricandidarsi come primo cittadino alle prossime comunali di maggio. La giunta regionale, come anticipato (leggi), ha approvato la norma sui limiti dei mandati ai sindaci, recependo quella nazionale: mandati illimitati sotto i 5mila abitanti, 3 tra i 5 e i 15 abitanti, non più di due mandati sopra i 15mila abitanti. In Trentino non si potranno ricandidare il sindaco di Pergine Valsugana, Roberto Oss Emer (titolare della ditta che sta costruendo il nuovo teatro ipogeo in via Battisti) e quello di Arco, Alessandro Betta.
Nella “Città delle Palme” la notizia ha creato non poco scompiglio, soprattutto nell’attuale coalizione di maggioranza. Il sindaco Betta, che recentemente aveva rilasciato un’intervista a La Busa (leggi) proprio sul limite dei mandati, oggi preferisce non commentare. Elia Bombardelli, segretario locale del Partito Democratico, resta cauto. “Non era chiaro fino ad oggi cosa sarebbe successo, da oggi invece si ricomincia a dialogare con tutte le forze politiche – spiega – C’era una grande confusione rispetto al tema provinciale. Attendevamo la decisione della Regione e ora ne prendiamo atto. Sarebbe stato meglio se la Regione fosse stata più incisiva e più autonoma perché mancano solo cinque mesi alle elezioni e fino ad oggi non si sapeva come andare avanti. Tanta confusione invece non c’è stata invece sul discorso delle pensioni per i consiglieri. Oggi ratifichiamo una legge nazionale, ma qualcuno mi deve spiegare le ratio sui tre mandati solo per i comuni sotto i 15mila abitanti e illimitati per quelli sotto i 5mila abitanti, dove la concentrazione del potere può essere molto maggiore”.
Mancando il nome di Betta dai candidati sindaci, ora per il centrosinistra si aprono le porte per nuove possibili alleanze. Soprattutto verso quel mondo degli ambientalisti e dei verdi, rappresentata oggi da “Civica Olivaia”, possibilista verso un accordo politico con l’attuale maggioranza, a patto di accantonare il nome di Alessandro Betta come sindaco. “Non escludiamo niente, le premesse ci possono essere, ma dobbiamo ragionare in termini di sostanza su un programma condiviso”, conclude il segretario PD Bombardelli.
Dal centrodestra autonomista, invece, nessun commento ufficiale, nemmeno un “Ciaone”.
Mauro Ottobre, ex deputato e presidente del Consiglio comunale, prossimo a scendere in campo con la sua civica “Arco Dinamica”, ringrazia invece il sindaco Betta in un post su Facebook. “Se pur su tante scelte siamo stati divisi mi sento di ringraziare il Sindaco Betta per aver rappresentato la nostra comunità anche in situazioni difficili e complesse. Amministrare una comunità così importante come la nostra non è facile, occorre ritrovare un senso di impegno civico dove anche il singolo cittadino si senta partecipe nello sviluppo della nostra comunità”. “Quello che è successo oggi lo avevo ampiamente previsto, noi come Regione eravamo obbligati a recepire la norma nazionale sui limiti dei mandati ai sindaci – spiega a La Busa l’ex deputato di Arco – esiste una sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittima una legge della Regione Sardegna sui limiti dei mandati ai sindaci. La nostra Autonomia deve essere usata per recepire leggi, migliorarle, ma sempre e solo in forma restrittiva. Adesso, guardando le prossime amministrative, lo scenario politico diventa interessante. La partita è aperta”.