Raccolta differenziata porta-a-porta: “Scenari di ordinaria bruttezza”

Redazione10/10/20242min
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Scene di ordinaria bruttezza ogni mercoledì sulla rotta del camion di quella che una volta si chiamava nettezza urbana, automezzo che, il giorno successivo, fa sparire questo poco edificante spettacolo esaltato dalla trasparenza dei contenitori. Alla faccia di coloro che, sostenendo lo squallore delle isole ecologiche, hanno varato un nuovo disciplinare per la raccolta dei rifiuti solidi urbani che, in alcuni suoi punti, sembra prevedere che la gente non debba avere nessun altro impegno se non quello di essere a disposizione di un calendario che sarà sicuramente funzionale per gli addetti al servizio, ma non sempre ad una persona che lavora, che ha una famiglia, degli impegni, una vita.
“Separati in casa” era lo slogan con il quale è stata lanciata la campagna, suggerendo uno smaltimento virtuoso, ma “Costretti in casa” di fatto rischiano di essere molti utenti di questo servizio apparentemente teso solo a razionalizzare i costi (meno camion, meno persone, meno soldi…) e molto meno le esigenze del cittadino.
Pur attenti ai problemi dell’ambiente, chiudiamo formulando una domanda all’aria (perché nessuno risponderà…): come mai al maggiore impegno della gente nel separare i rifiuti per genere non corrisponde una diminuzione dei costi del servizio?
Nello Morandi

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