Ciclovia del Garda, il commissario Misdaris boccia la richiesta di intermodalità
Un ordine del giorno del consiglio comunale di Arco lo scorso maggio aveva chiesto al commissario straordinario per la Ciclovia del Garda di rivedere il progetto. Al posto delle passerelle a sbalzo, pericolose e invasive per il paesaggio, era stato votato dal consiglio comunale un documento condiviso che valutasse invece fra le ipotesi anche l’intermodalità. Ora arriva la risposta del commissario straordinario Francesco Misdaris, che cassa lo scritto archese e tira dritto, confermando invece le progettualità in essere, ribadendo nel contempo quanto il progetto di fattibilità tecnico economica dell’intero percorso circumlacuale sia stato sottoscritto anche da alcune associazioni ambientaliste: Legambiente, Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta (Fiab Onlus) e Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile, oltre dal Ministero della Cultura e da RFI.
La risposta del commissario straordinario Misdaris inviata al Comune di Arco si trasforma quindi in una sorta di pietra miliare per l’intero progetto della Ciclovia del Garda, con buon pace delle varie associazioni ambientaliste e dei vari comuni gardesani che provano ad osteggiare la sua costruzione, con manifestazioni di piazza o interrogazioni parlamentari.
Lo stesso commissario Misdaris conferma un altro fatto. Le migliorie al progetto saranno minime. Non le esclude a priori, ma tutti i tratti finora progettati hanno ottenuto tutti i pareri necessari, sia tecnici sia delle comunità locali e dei principali portatori di interesse, come gli enti gestori di servizi e sottoservizi.
Severa bocciatura anche per la richiesta di intermodalità che non permetterebbe di raggiungere gli obiettivi richiesti dal Ministero per ottenere i finanziamenti necessari all’opera ciclopedonale. Una ciclovia che si interrompe per proseguire su un altro mezzo di trasporto, come un battello (anche elettrico), non permetterebbe di raggiungere gli obiettivi del ciclismo sportivo e della mobilità sostenibile.
Sulla scelta cromatica, anche qui il commissario Misdaris gela le aspettative di modifica, grandemente richieste da una parte del mondo ambientalista. Ogni scelta fatta è stata improntata alla salvaguardia e alla valorizzazione degli elementi naturalisti e storico architettonici.