Due artisti sul monte Stivo per un mese, dall’isolamento una nuova creatività
Si svolgerà dal 1° al 28 luglio al rifugio «Prospero Marchetti» sul monte Stivo la terza edizione della residenza d’artista «Da Quassù»: Francesco Mina (classe 1997, torinese di nascita residente a Milano) e G. Olmo Stuppia (classe 1991, nato a Milano ma con profonde radici siciliane), i due artisti selezionati da una commissione composta dallo staff di In Habitat (che organizza l’iniziativa), da Denis Isaia (curatore della sezione contemporanea del Mart) e da Alberto Bighellini (gestore del rifugio), vivranno per un mese a 2000 metri di altitudine in un ambiente non convenzionale, isolati dal mondo, per una vera e propria esperienza formativa che stimoli la scoperta e la ricerca degli elementi essenziali e dei valori profondi, eliminando il più possibile il superfluo e l’accessorio, esperienza alla quale daranno forma artistica.
La residenza inizierà lunedì 1° luglio con la salita al rifugio e terminerà domenica 28 luglio con la presentazione dei lavori realizzati dagli artisti, che rimarranno in esposizione al rifugio o nei suoi dintorni per tutto il periodo estivo, per poi essere esposti a Verona nello spazio Habitat 83 e, l’anno successivo, ad Arco a Casa Collini. L’iniziativa è a cura dell’associazione di promozione sociale In Habitat con il supporto del rifugio Marchetti, il sostegno di Trentino Marketing, il patrocinio del Comune di Arco E la collaborazione di Galassia Mart (Museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto).
Gli artisti
Francesco Mina, classe 1997, nasce a Torino e successivamente si trasferisce a Milano, dove attualmente lavora.
Attraverso studi di geologia e dei processi di macellazione, i suoi ultimi lavori accostano l’elemento della pietra e quello della carne. La ricerca è volta alla scoperta di un possibile rapporto tra questi corpi, apparentemente opposti, invertendone la percezione che normalmente se ne ha. Tra il 2022 e il 2023 si è dedicato soprattutto allo studio teorico, frequentando i corsi di Fenomenologia dell’arte contemporanea, Estetica e Storia dell’arte moderna e contemporanea presso l’Accademia di belle Arti di Brera.
G. Olmo Stuppia, classe 1991, è uno scultore e autore la cui pratica si concentra sull’ibridazione di arte, cinema, cammino inteso come atto spirituale e politico.
Le sue opere sono state presentate a La Biennale di Venezia 2022 Sposare la notte c/by Adriana Rispoli e Eugenio Viola) e alla Biennale di Venezia 2023. Collabora con le riviste Engramma, Mousse Magazine, Artribune, Universal Cinema Canada e scrive sceneggiature e poesie.
Nel vicino spazio espositivo di Casa Collini si trova la mostra dedicata alla residenza d’artista dell’anno scorso con protagonisti gli artisti Chiara Gambirasio e Raffaele Vitto. I lavori prodotti sono «Ammiraggio» per Chiara Gambirasio e «617 C» per Raffele Vitto. Fortemente connessi all’ambiente, non sono trasportabili e sono rimasti al rifugio, e in mostra sono documentati con fotografie e altre tracce. La mostra è aperta alla visita fino al 28 luglio con lo stesso orario della galleria civica Segantini: tutti i giorni tranne il lunedì (giorno di chiusura) dalle 10 alle 18 con ingresso libero.