Sbanda con l’auto a Riva, muore il cinquantenne Lorenzo Armellini

Fabio Galas19/05/20243min
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Incidente mortale in via Maso Belli a Riva del Garda sul confine della San Giorgio di Arco, nel quale ha perso la vita Lorenzo Armellini, 51 anni, originario di Nago ma residente a Riva. Lavorava alla fabbrica Dana di Arco. Tutto è successo verso le 7 di sera di domenica 19 maggio quando l’uomo, a bordo di un minisuv Kia Carens, ha affrontato una leggera curva destrorsa sbandando verso la corsia opposta, perdendo il controllo della macchina. In senso opposto sopraggiungeva un’altra auto con a bordo due donne, che si sono viste sfiorare di pochi centimetri senza però essere urtate. Il mezzo, ormai fuori controllo probabilmente a causa dell’alta velocità, è sbandato a sinistra andando a sbattere contro lo spigolo di un muretto e un lampione. Secondo alcune testimonianze l’auto ha proseguito la sua corsa letteralmente sollevata da terra finendo sul lato opposto della strada, ha urtato un muretto, un cartello segnaletico per finire la sua corsa ruote all’aria in un campo sottostante. Sulla macchina che è stata sfiorata c’era a bordo una infermiera dell’Ospedale di Arco che, fermatasi, ha chiamato il 112 e si è portata a prestare un primo soccorso alla persona che risultata però incastrata tra le lamiere contorte.
In pochi minuti arrivavano i Vigili del Fuoco volontari dalla vicina caserma di Riva per aprire l’auto con la pinza idraulica e mettere in sicurezza la zona. Nel prato vicino atterrava l’elicottero di Trentino Emergenza con il medico rianimatore il quale, però, non ha potuto fare altro che constatare il decesso del rivano per le ferite multiple riportate nel sinistro. Vasto cordoglio da parte degli amici e dei colleghi di lavoro.
I Carabinieri si sono occupati dei rilevi per risalire all’esatta dinamica dell’incidente e le possibili cause del tragico sbandamento.
I Vigili del Fuoco, coordinati dai tecnici AGS, hanno provveduto a rimuovere il lampione pericolante contro il quale si è abbattuta con violenza l’auto.
I residenti hanno subito sollevato la questione della pericolosità dell’arteria stradale, già teatro negli anni passati di altri incidenti mortali.

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