Rugby Alto Garda, nuovo direttivo e Claudio Zanoni presidente

Nicola Filippi18/05/20243min
RUGBY ALTO GARDA
RUGBY ALTO GARDA claudio zanoni



 

Cambio al vertice in casa Rugby Alto Garda. Martedì 14 maggio si è riunita l’assemblea della società altogardesana per rinnovare le cariche dirigenziali arrivate alla scadenza naturale di mandato. Atleti e sostenitori hanno votato per i sette dirigenti che faranno da capofila alla società rugbistica dell’Alto Garda: Eugenio Fava, Nicola Toniolo, Giada Mazzoldi, Damiano Brocchetti, Riccardo Tomaello per le cariche di Dirigenti. Claudio Zanoni è stato eletto nuovo presidente, al posto di Debora De Pasca, che da anni coordinava la società rugbistica altogardesana, mentre Giuseppe Varagone sarà il nuovo vice presidente. Zanoni è un imprenditore di 40 anni ed è volto molto conosciuto nel tessuto locale, oltre che per la sua azienda, anche per l’impegno ventennale nel volontariato e per anni come direttore artistico nei locali della movida del Garda.
Alla nuova squadra si aggiunge anche Massimo Zanetti, già presidente e fondatore della Rugby Benacense e tecnico federale della Federazione Italiana Rugby, pronto a mettere in campo la sua conoscenza e professionalità per la crescita della società rugbistica.
Il rugby è una disciplina sportiva sempre più in crescita negli anni e la società altogardesana conta più di 10 categorie divise tra mini rugby, giovanili (maschili e femminili) e senior, a partire dai 5 anni fino ad oltre il 45.
La presidente uscente Debora De Pasca, augurando buon lavoro a Zanoni, ha ricevuto anche un presente per il servizio dedicato nel corso del proprio mandato, come pure Angelo De Pasca per la dedizione dimostrata nel corso del proprio mandato da dirigente.
Uno speciale riconoscimento è stato dedicato a Fabiola Montinaro per l’impegno e l’amore profuso in questi anni a tutta la società rugbistica.
“Il rugby insegna l’importanza di collaborare e fidarsi dei compagni, creando un legame che va oltre il campo da gioco – ha commentato il neo presidente Zanoni -. Questo senso di cameratismo e solidarietà è ciò che rende il rugby non solo uno sport, ma una famiglia in cui ognuno è disposto a dare il massimo per il bene della squadra. È una disciplina che insegna importanti lezioni di vita e sviluppa qualità fondamentali che vanno al di là delle linee laterali del campo da gioco”.
“Tutto ciò si rafforza e si definisce con il progetto promosso dalla Federazione Italiana Rugby “Rugby per tutti. Sempre attivi” che ha l’obiettivo di incrementare la pratica del rugby, come strumento per promuovere il benessere psicofisico degli individui e per favorire processi di inclusione sociale – ha detto ancora Claudio Zanoni – Per questo, sulla base dei valori del rugby, sono fiducioso in una crescita continua negli anni e di una diffusione dell’etica che sta alla base di questo sport”.
Per info e contatti: [email protected] oppure sui social.

 

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