ARCO: SI FINGE INVALIDA CIVILE MA STA BENISSIMO, CONDANNATA

Claudio Chiarani10/06/20182min
DONNA CARROZZINA

Una signora di Arco, oggi settantenne, ha finto di essere affetta da invalidità di deambulazione per percepire oltre trentamila euro. Fino alla “scoperta” della Guardia di Finanza informata da qualcuno che della sua falsa invalidità se n’era accorto benissimo (contrariamente agli accertamenti medici che l’avevano suffragata. È stata seguita e, alla fine, portata a processo dove è stata condannata ad un anno di reclusione e 500 euro di multa (la pensione è stata sospesa) con l’accusa di truffa. Il fratello, invece, anche lui “coinvolto” nel processo per averla accompagnata alla seconda visita medica dal consulente tecnico d’ufficio del magistrato che ha indagato, il dottor Eraldo Mancioppi, è stato assolto perché il fatto non sussiste. La signora aveva fatto domanda fingendo una malattia e superando la prima visita medica, ottenendo un assegno mensile di 500 euro che ha, a questo punto del tutto indebitamente, percepito dal 2011 al 2014 per una cifra, come detto pari ad oltre 30.000 euro. Che dovrà restituire, anche se la difesa ha annunciato appello contro la condanna in primo grado. La condanna è stata pronunciata dal giudice Carlo Ancona, con il pubblico Ministero che aveva chiesto il minimo della pena per reati del genere, un anno di reclusione e 100 euro di multa. La signora, avevano sentenziato le tre visite mediche alle quali si era sottoposta prima di vedersi riconosciuto l’assegno, presentava un’andatura “atassica per la quale è invalida totale e inabile al lavoro permanentemente, con assistenza continua perché incapace di qualsiasi atto quotidiano della vita” che la costringeva a presentarsi alle visite in carrozzina a rotelle. Evidentemente una parte ben studiata se le commissioni preposte sono cadute nella “trappola”.