Arco ha celebrato la Memoria
Nel giorno dedicato alla memoria della Shoah il Comune di Arco ha ricordato le persone che da qui furono deportate ad Auschwitz e non fecero più ritorno, Eva Haas Flatter, Gino Tedeschi e Arturo Cassin, e Leo Zelikowski, internato e sopravvissuto, straordinario testimone di pace, insignito nel 2008 della cittadinanza onoraria del Comune di Arco, scomparso nel 2012 all’età di 102 anni.
La cerimonia, come sempre molto partecipata, si è tenuta nel tardo pomeriggio di sabato 27 gennaio al monumento a loro dedicato in via Bruno Galas. Per l’amministrazione comunale c’erano il sindaco Alessandro Betta, molte altre autorità comunali, il presidente del Consiglio provinciale Claudio Soini, il parroco don Francesco Scarin e il Gruppo Alpini.
Come di consueto ha preso parte alla cerimonia la prof.ssa Maria Luisa Crosina, insignita nel 2022 in questa stessa occasione del Gonfalone d’Argento, segno dell’onorificenza al merito della città di Arco per i meriti legati alla ricerca e alla promozione della cultura, specialmente nell’ambito della storia delle persecuzioni razziali, e in particolare all’attività di ricerca e documentazione che ha portato alla scoperta delle vicende degli ebrei arcensi deportati e alla realizzazione del monumento loro dedicato ad Arco.
La prof.ssa Crosina ha ricordato le vicende del 1943 ad Arco e l’attività di ricerca con cui ha ricostruito quanto accaduto, che ha portato alla realizzazione del monumento dedicato ai deportati da Arco e alla celebrazione, nel 1993, della prima Giornata della Memoria, molto prima che fosse istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite (nel 2005).
Il sindaco Betta assieme alla prof.ssa Crosina hanno quindi deposto un sasso alla base del monumento, secondo l’antichissima tradizione con cui il popolo ebraico ricorda i cari scomparsi, e hanno acceso e deposto, ognuno, una candela.