Slalom sulle strade di Arco, arrivano le aiuole
Era prevedibile che la decisione dell’Amministrazione comunale di Arco di “rivoluzionare” le strade con le piste ciclabili sulla carreggiata e il posizionamento di “pitch point” scatenasse un ampio coro di proteste sui social da parte di numerosi cittadini. Insomma, l’iniziativa presa dalla Giunta con l’assessore di riferimento Gabriele Andreasi “parte in causa” non piace affatto. L’assessore ci aveva spiegato questa “rivoluzione” ma quei punti di restringimento della carreggiata non sono stati “digeriti” scatenando numerose proteste.
Si tratta delle prime iniziative messe in campo dall’amministrazione comunale nell’ambito del Piano urbano della mobilità sostenibile, recentemente approvato dal Consiglio comunale. Ma ne arriveranno presto altre, come il senso unico in via della Cinta.
Probabilmente già prima di Natale saranno posizionate le 14 aiuole che obbligheranno gli automobilisti a fare slalom: in viale Santoni, via della Cinta, via Mantova, all’altezza del cimitero all’incrocio con via San Sisto, via delle Monache, via Capitelli, vicino all’ospedale e infine anche a Vigne. L’Oltresarca e Bolognano non sono interessate dal provvedimento.
I “pitch point” servono a scoraggiare il traffico di passaggio dal centro città, è stato detto, con i veicoli in transito che, rallentando per mantenere l’obbligo dei trenta chilometri orari, obbligheranno le automobili a fermarsi e dare la precedenza quelle che provengono in senso contrario.
Dai social, invece, i cittadini protestano con messaggi di tutti i tipi:
“Condivisibile l’idea di ridurre il traffico automobilistico scoraggiandolo sempre di più. Sarà da ridere vedere un lunedì mattina di pioggia o un sabato pomeriggio di Avvento…”;
“Fino all’ospedale in entrambe le direzioni non si scorrerà e nemmeno nelle vie parallele di via Capitelli quindi ci saranno chilometri di code…”;
“Praticamente staremo sempre imbottigliati e con il triplo dell’inquinamento perché le macchine saranno di fatto ferme con il motore acceso, quindi anche chi passa in ciclabile respira smog”;
“Traffico parassita? E i bus che faranno? Finiscono contromano ed un automobilista o anche motociclista se lo trovano in faccia? I corrieri, che già sfrecciano, faranno manovre ancora più azzardate? Chi è costretto a viaggiare per handicap o altri incarichi? Gli fate fare la guida ad ostacoli?;
“Io non posso andare in bici e nemmeno a piedi su lunghi tratti, da casa non arrivo in centro se non in più di mezz’ora, quindi? Sto chiusa in casa?”;
“E fare a meno di queste fantomatiche aiuole? Lasciatele solo disegnate, se non ci sono bici non serve fare slalom”;
“Ma queste aiuole sono contemplate nel Codice della Strada? Vedremmo al primo sinistro come andrà…”;
“Uso la bicicletta 300 giorni all’anno, quindi mi permetto di dire a chi ha progettato una cosa simile che deve solo vergognarsi. Ambulanze, Vigili del fuoco in emergenza, un disastro annunciato. E poi vedremo quante biciclette investite dalle auto che hanno la precedenza, perché il ciclista non si ferma”.
L’obiettivo è mettere in sicurezza il centro città, chiosa l’assessore Andreasi chiamato dalla stampa a rispondere alle proteste dei cittadini, perché questa è la priorità.