Truffe agli anziani, apprezzata la serata informativa
Interesse e apprezzamento da parte dei cittadini per la serata pubblica «Truffe agli anziani: impariamo a difenderci», svoltasi a Riva lunedì 27 novembre all’auditorium Scipio Sighele.
Anche nell’Alto Garda le truffe alle persone anziane tornano in modo ricorrente a far parlare di sé. Da qui l’iniziativa del comune di Riva del Garda di organizzare una serata informativa, relatore il comandante della stazione dei Carabinieri, il luogotenente Diego Dobbo, il quale ha fornito ai partecipanti una serie di informazioni su come riconoscere le truffe, che spesso si basano su schemi ricorrenti, e su come evitarle. Con una raccomandazione su tutte: in caso di necessità, reale o presunta, non esitare a chiamare il 112. Il numero è gratis e chi risponde è addestrato in modo specifico anche per queste evenienze.
«L’incontro ha avuto un taglio molto pratico -spiega il vicesindaco Silvia Betta, presente assieme al sindaco Cristina Santi- perché il comandante Dobbo ha illustrato numerosi casi concreti di truffe, così da portare i partecipanti a riconoscere gli eventuali tentativi ai loro danni. E ha rimarcato come nessuna banca o le forze dell’ordine chiedano mai soldi, né di cliccare link, men che meno di fornire coordinate bancarie o password. Un consiglio importante: tenere il pin del bancomat nascosto, distinto e lontano dalla tessera, no ad esempio nella rubrica, anche se camuffato da numero telefonico, perché i truffatori sono in grado di riconoscerlo. Un altro consiglio che mi pare importante è impostare i massimali del prelievo giornaliero e mensile su valori bassi, in modo che in caso di truffa il danno sia minimo».
«Quello delle truffe agli anziani è uno dei reati più odiosi -aggiunge il sindaco Santi- perché fanno leva sui sentimenti più profondi, sugli affetti, sul legame con i propri cari di persone della cui buona fede e della cui fragilità i truffatori approfittano senza alcuno scrupolo. Cercheremo quindi di fare tutto il possibile per combatterle, tra cui organizzare, in primavera, un altro di questi incontri».