Variante 13 a Riva: “Si sposti il campo di calcio”. Il comitato SAL contrario alle cementificazioni
Che la fascia lago sia “oggetto” di discussione politica e ambientale è cosa risaputa da anni. Anni in cui le cose cambiano tanto velocemente che quando si decide di fare una cosa è già “vecchia”.
L’argomento è la prima adozione della Variante 13 bis che libera alcune zone pregiate in zona fascia lago, appunto, e non solo.
Il campo Benacense? Rimane dov’è finché non si trova un’area sulla quale costruirne un altro e, vista appunto la lunghezza delle decisioni politiche su tali partite (complesse, non lo neghiamo di certo) passeranno decenni. Intanto le tribune che l’architetto Giancarlo Maroni fece erigere col suo progetto si è deciso che rimarranno in piedi. E allora? Farlo in zona Baltera suggerisce l’architetto Mauro Malfer subito, il quale le decisioni le prende subito ma poi devo giocoforza “combattere” contro “forse” avversarie che non la pensano come lui. Un nuovo campo da calcio dovrà essere costruito in una zona non agricola, dice l’assessore alla stampa, dove si potrà realizzare un Polo sportivo dedicato dove potrebbero trovare spazio anche un cinema, una piscina sovracomunale (altro argomento di discussione nel Garda trentino) e altri servizi alla comunità. Insomma, il ragionamento deve poter essere fatto su ampia scala, con le partite ancora aperte come la ex Cattoi che Malfer vorrebbe veder chiusa per la fine del 2025 con il grande parco pubblico fruibile dai residenti e dagli ospiti internazionali che vengono in vacanza sul territorio.
Ma il “Comitato Salvaguardia Lago” che dice no. No alle due palazzine che la società VR 101214 (Hager e Signoretti) vuole costruire in cambio laddove c’era il sedime del vecchio Rosengarten, ossia zona ovest dell’area a ridosso del torrente Albola, perché un’altezza di 16 metri è troppa. Passando poi al compendio ex Miralago nemmeno qui va bene quanto la variante ha deciso in prima istanza: via le superfetazioni (le edificazioni successive alla prima realizzazione) può andar bene, ma l’aumento di volume del compendio no. Andrebbero sacrificati alberi e ciò che s’intende successivamente edificare sarebbe troppo impattante per la “convivenza” con un parco. Volumi abitativi, parcheggi, posti letto insomma collidono tra loro. E allora? Il Comitato SAL (Salvaguardia Area lago) ha emesso un comunicato nel quale ribadisce la netta contrarietà alla variante, contro la quale si opporrà con tutti gli strumenti democratici di partecipazione e mobilitazione che hanno caratterizzato da sempre le loro azioni.