Festival “Òra dei burattini” col vento in poppa
Nonostante il gran caldo e i capricci del meteo, anche quest’anno il festival «L’Òra dei burattini» di Arco e Riva del Garda è stato un’allegra, applauditissima invasione di burattini, marionette, pupazzi, clown e giocolieri.
Un’arte antica e affascinante fatta di sapienza tramandata di generazione in generazione assieme alla passione, così lontana dalla tecnologia dei videogiochi, di internet e dei video, ma ancora oggi capace di entusiasmare, di commuovere, di avvincere, e che nell’Alto Garda trentino anche quest’anno ha richiamato un ampio pubblico di bambini e di genitori: in media tra 100 e 120, con i due acuti dell’avvio, lo spettacolo di circo-teatro «Rendez-vous» della compagnia toscana Begherè, per il quale al ad Arco c’erano 160 persone. Così come per quello di chiusura, l’ultimo lavoro della compagnia trentina Teatro delle quisquilie, «La pecorella che venne a cena», che nel cortile della Rocca è stato seguito da 180 persone.
Molto apprezzati e seguiti anche i quattro appuntamenti con «Favole e burattini», il ciclo di laboratori con letture animate e realizzazione di personaggi.
Per quanto riguarda gli spettacoli, molto apprezzato l’orario pre-serale, perché consente di far partecipare anche i più piccoli. Quest’anno si è registrata l’alta presenza di bambini piccoli, che si sono dimostrati attenti e composti durate gli spettacoli sotto osservazione dei genitori, che a loro volta hanno apprezzato gli spettacoli non meno dei figli.
«L’Òra dei burattini», proposto dalle amministrazioni comunali di Arco e Riva del Garda per la cura della compagnia teatrale Iride, ha il patrocinio di Unima, l’Union Internationale de la Marionnette, e di Unicef, per la quale sono stati raccolti più di 500 Euro durante tutti gli eventi in programma.