Acqua trovata nel tunnel Loppio-Busa, la Provincia autorizza il prelievo

Claudio Chiarani14/08/20232min
20210329_DSC9987 TUNNEL LOPPIO BUSA NAGO ARCO FONTE ACQUA

 

È molta l’acqua potabile (le analisi lo hanno confermato) che sgorga dalla fonte scoperta durante lo scavo del tunnel Loppio – Busa. Ecco, dunque, che la provincia di Trento ha istituito una riserva per l’utilizzo della stessa, primo passo verso la possibilità concreta che sia poi utilizzata ad alimentare l’acquedotto, ma non solo locale bensì che diventi una riserva che vada a beneficio di tutti i Comuni dell’Alto Garda. Lo ha detto il sindaco di Nago Torbole, Comune al quale la Provincia ha demandato la fattibilità delle opere destinate allo sfruttamento idrico di quella falda scoperta per caso tre anni fa, laddove si sta scavando la montagna per il tunnel che diventerà la via di collegamento dal Passo San Giovanni ad Arco. Nago Torbole, Ronzo, Arco e Mori, dunque, sono le amministrazioni che nei mesi scorsi avevano preso una decisione e ne beneficeranno, visto che ad oggi Ronzo Chienis la cede a Nago, paese che l’attinge anche da Torbole e, difatti, sarebbe una “scorta” notevole per tutto il sistema idrico locale.
Scambi, insomma, tra i vari paesi che si trovano una fonte d’acqua potabile utilissima e di riserva in caso di siccità, fatto che di questi tempi purtroppo è noto a tutti. Ora, però, è necessario capire come fare ad utilizzarla, e per questo la provincia demanda al Comune di Nago Torbole il ragionamento sulle opere da realizzarsi. Il sindaco Morandi, però, nell’ottica di uno “sfruttamento” generale, gira alla provincia il tutto, perché se l’acqua sarà di tutti allora le opere da realizzarsi vanno a carico della stessa, alla quale sarà chiesto il finanziamento di quanto necessario. Con l’acqua della sorgente di Ronzo che tornerebbe ad alimentare solamente quel Comune.

 


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