CON LA “DON GUETTI DI FIAVÈ” LA CASSA RURALE ALTOGARDA DIVENTA LA PRIMA DEL TRENTINO

Voto unanime, fermo e deciso da parte degli oltre 1300 soci della Cassa Rurale di Arco (1344 soci presenti con 132 deleghe) alla domanda rivolta loro dal presidente Enzo Zampiccoli, quando nella parte straordinaria dell’assemblea convocata dall’Istituto bancario arcense è stato chiesto se i presenti fossero d’accordo con la proposta di fusione della Rurale Don Guetti di Quadra/Fiavè/Lomaso.
Lo stesso parere che i soci dell’ormai Don Guetti avevano precedentemente espresso nella loro recente assemblea del 4 maggio, un sì deciso verso la Rurale Alto Garda che ha presentato all’assemblea dei soci un utile di 10 milioni e mezzo di euro. La terza fusione in due anni arriva dopo quella con Mori e la Valle dei Laghi a significare lo stato di salute della banca presieduta da Zampiccoli. La stessa visione d’insieme, lo spirito cooperativo, la distribuzione di risorse sul territorio in cui operano i due Istituti e la valenza storica le motivazioni che hanno dato il “là” alla fusione, ha spiegato Zampiccoli nell’introdurre la parte straordinaria dell’assemblea, dopo che il direttore generale Nicola Polichetti aveva illustrato, cifre alla mano, lo stato di salute della Rurale Alto Garda. Una fusione che dà vita a 35 filiali, 250 dipendenti, 12.700 soci e 67.000 clienti per una dotazione patrimoniale superiore ai 180 milioni di euro. Queste le cifre significative dell’accordo, oltre a quelle che parlano di oltre un miliardo di euro di prestiti erogati (1,2) e una raccolta del risparmio pari a 2,3 miliardi di euro.
Durante l’assemblea il presidente Zampiccoli ha orgogliosamente comunicato di aver ricevuto a Roma il premio “Donato Menichella” ricevuto alla Camera per i risultati raggiunti, un premio in memoria del Governatore (dal 1948 al 1960) della Banca d’Italia. Una cerimonia svoltasi nella Biblioteca della Camera, alla quale erano presenti Zampiccoli e Polichetti. A margine il momento dedicato alla consegna delle borse di Studio Marco Modena a 132 studenti, soci o figli di soci, diplomati o laureati con punteggi significativi. Riconfermati all’unanimità per votazione con alzata di mano, infine i quattro consiglieri uscenti Chiara Turrini, Silvia Guella, Carlo Pedrazzoli e Marco Bisoffi.