Fuochi d’artificio: a Limone sì, a Riva no
La cancellazione dello spettacolo pirotecnico dal programma della Notte di Fiaba a Riva del Garda ha creato delusione da parte dei numerosi cittadini e turisti che affollavano ogni anno la cittadina Benacense in occasione dei tanto attesi “fuochi”.
Il rispetto delle sempre più stringenti normative da parte della Questura trentina hanno portato il Comitato organizzatore, composto da volontari, a rinunciare all’evento per non assumersi responsabilità, anche penali, in caso di incidenti.
In merito alla questione ci scrive Nello Morandi: “Via-Michelin, autorevole guida di ogni tipo di itinerario, dice che in linea d’aria la distanza tra Riva del Garda e Limone è di 9 chilometri e 63 metri. E allora? Allora vuol dire che i fuochi d’artificio banditi dalla “Notte di fiaba” rivana, pare per questioni di sicurezza, 9 chilometri e rotti più a sud non sono più pericolosi, tant’è che domenica 9 luglio hanno illuminato per un bel po’ la notte dell’Alto Garda. Spettacolo pirotecnico che a Limone hanno già fatto il 28 maggio e che sarà replicato il 14 agosto e domenica 24 settembre, imitati sulla sponda opposta da Malcesine per la festa della patrona Sant’Anna mercoledì 26 luglio.
E a Riva, dove i fuochi da sempre sono stati il fiore all’occhiello delle Notti di Fiaba, niente. Da quest’anno niente perché, dicono i beninformati, la Questura avrebbe caricato il comitato organizzatore di tali e tante responsabilità da indurlo a rinunciare a questo appuntamento di grande tradizione. Resta la Fiaba – quest’anno tocca a Gulliver – che sicuramente avrà il suo appeal sui bambini più piccoli e le loro famiglie. Ma basterà a portare a Riva le migliaia e migliaia di persone che, richiamate dallo spettacolo pirotecnico, giungevano nell’Alto Garda anche dai centri più remoti sfidando le code chilometriche causate da questo raduno di massa? Lo dubitiamo, memori di quei cortei interminabili di macchine che incrociavamo (per fortuna in direzione opposta) quando, a tarda notte, tornavamo dal lavoro le domeniche della “Fiaba”.
Ora, pur palesando la nostra incompetenza nei confronti degli happening oceanici e delle leggi che li disciplinano, ci pare di avvertire qualcosa di stonato in tutto questo. O l’interpretazione delle norme di sicurezza è più elastica nelle Questure alle quali fanno riferimento Limone e Malcesine, oppure gli organizzatori degli spettacoli pirotecnici delle due cittadine gardesane sono una banda di irresponsabili…
Oppure ancora: in medio stat virtus, come diceva Aristotele?”.