Addio a Nerino Cattoi, l’orefice di Varone
Ha destato profonda commozione nella comunità dell’Alto Garda la morte di Nerino Cattoi, orefice in pensione che con la sua bottega a Varone di Riva del Garda era un punto di riferimento per chiunque abitasse o passasse da lì. Un transito obbligato per raggiungere la piazza, andare in Chiesa, al supermarket Bonora o alla Posta e che chiunque lo facesse non mancava di fermarsi un attimo da lui e fare due chiacchere amichevoli. Un uomo buono, sempre disposto a dare una mano, un consiglio, un aiuto laddove la comunità lo richiedesse, senza mai nulla in cambio che non fosse un semplice grazie. Il suo “motore” ha smesso di funzionare dopo la sofferenza dovuta alla malattia, che nemmeno il pronto intervento dei sanitari è riuscito a rimettere in sesto. Nerino ha cessato di vivere a casa sua dopo aver festeggiato nei giorni scorsi il suo ottantunesimo compleanno. Presidente della sezione rivana dell’Avis quando ancora non si era raggiunta la fusione con quella arcense, volontario dell’associazione Pro San Tomaso col presidente Meneghelli, Nerino Cattoi nel corso della sua vita professionale aveva subito anche una rapina che, ne parlava sempre, gli aveva segnato in qualche modo la vita. Un brutto episodio che, botta in testa a parte, gli è rimasto sempre dentro. La comunità da oggi è sicuramente più “povera” di un uomo che ha dato tanto a tutti, un insegnamento fraterno e amichevole.
La comunità tutta si è ora stretta attorno alla moglie, la figlia e i parenti, increduli che il Nerino non c’è più. le esequie si svolgeranno mercoledì 19 alle ore 16 nella Chiesa di Varone.