Brennero, Fugatti: “Le imprese trentine chiedono il rispetto del diritto comunitario”
“La voce del ministro Salvini in questi mesi si è sentita forte, la posizione del Governo è chiara. Le categorie economiche, e l’autotrasporto in particolare, chiedono il rispetto del diritto comunitario, il rischio è lo svantaggio competitivo, dopo che le stesse hanno investito nei loro veicoli per garantire la tutela dell’ambiente”. È quanto ha dichiarato il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti al termine della riunione sul futuro del traffico merci lungo il corridoio del Brennero a Bolzano dove erano presenti tra gli altri anche il ministro alle infrastrutture Matteo Salvini, il presidente della Provincia autonoma di Bolzano Arno Kompatscher, il vice ministro all’ambiente Vannia Gava e i rappresentanti dell’economia ed in particolare del settore dell’autotrasporto (Camera di Commercio, ANITA, APA e CNA), quelli dei territori confinanti (i sindaci, i presidenti delle Comunità comprensoriali e del Consorzio dei Comuni). “Arrivati a questo punto – ha concluso Fugatti – è necessario dar vita ad un tavolo di lavoro per trovare le soluzioni migliori per il futuro del traffico lungo l’asse del Brennero”.
Durante l’incontro il ministro non ha lasciato spazio a mezze misure: “L’Austria rispetti il diritto comunitario, poi il Governo italiano sarà pronto a discutere tutte le soluzioni per mitigare gli effetti del traffico di transito. Le soluzioni si trovano assieme – ha detto Salvini – venerdì è in programma la sesta riunione trilaterale sul tema dove chiederemo il ritiro dei divieti di transito. Su questo l’intesa con il collega tedesco è totale”. Il ministro ha poi confermato il suo impegno per il rinnovo della concessione dell’A22. “I 7,2 miliardi d’investimenti da parte della società autostradale – ha detto Salvini – sono fondamentali”.
“Credo che siamo riusciti a rappresentare al ministro Salvini e agli altri convenuti quanto è difficile la situazione lungo l’asse del Brennero dal punto di vista soprattutto di chi ci vive ogni giorno, oltre che per chi vede il traffico di transito quale vettore delle proprie, legittime ambizioni imprenditoriali – ha detto Kompatscher – qualsiasi decisione sul futuro del trasporto merci lungo il corridoio del Brennero va presa, quindi, tenendo conto degli interessi degli autotrasportatori ma anche di quelli delle popolazioni confinanti e della tutela dell’ambiente. E io rimango fiducioso che questa soluzione possa essere individuata, sempre che tutti accettino di sedersi attorno a un tavolo, considerando appunto tutti gli interessi in campo – ha concluso il presidente della Provincia autonoma di Bolzano”.
Oltre ad una possibile modifica del Codice della strada – temporanea e geograficamente limitata – che imponga un divieto di uscita dall’A22 agli autotrasportatori in caso di code (“importante per la sicurezza degli abitanti”), e alla conferma del suo impegno per il rinnovo della concessione autostradale, che sbloccherebbe gli investimenti richiesti dalle popolazioni confinanti, Kompatscher e Fugatti hanno riproposto al ministro Salvini la necessità, già condivisa negli scorsi mesi con Anton Mattle, capitano del Tirolo, di un trattato internazionale tra Italia, Austria e Germania. Tale trattato andrebbe a costituire la base per consentire una gestione congiunta del traffico che percorre l’asse del Brennero. Gestione per la quale, da parte nostra, abbiamo già proposto la digitalizzazione e un sistema di dosaggio.