In Provincia lo scambio di Auguri con i giornalisti

Redazione21/12/20222min
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Tradizionale scambio degli auguri in Sala Depero, nel Palazzo provinciale di piazza Dante, fra i referenti delle istituzioni e quelli della stampa locale. Ad accogliere i tanti giornalisti, per la prima volta senza le restrizioni imposte dal Covid, vi erano l’assessore provinciale allo sviluppo economico, ricerca e lavoro, Achille Spinelli, in rappresentanza del presidente Maurizio Fugatti impegnato in Consiglio provinciale per la Finanziaria 2023, e il capo ufficio stampa della Provincia Giampaolo Pedrotti, oltre naturalmente a Rocco Cerone, segretario del Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige, e ad Alessandra Saletti, dell’Ordine dei Giornalisti del Trentino Alto Adige.

L’assessore Spinelli ha evidenziato l’impegno dei giornalisti su eventi che hanno spaziato dalla tempesta Vaia alla pandemia, dalla Marmolada alla guerra, che hanno “profondamente cambiato anche la comunicazione e il modo di approcciarsi alle notizie, in un mondo ormai sempre più digitale”. ha inoltre rivolto un sentito ringraziamento all’ufficio stampa per il suo “impegno straordinario nel fornire informazioni alla cittadinanza in un momento fondamentale, quello del Covid, con le tante dirette per comunicare i contagi”.
“Sono stati anni significativi – ha proseguito l’assessore Spinelli – tutt’altro che semplici anche per il panorama editoriale trentino che fortunatamente in questi ultimi tempi si è arricchito con nuove e rinnovate testate giornalistiche, che contribuiscono a dare ulteriore stimolo alla ‘fabbrica delle notizie’, una professione fondamentale all’interno della comunità”.
In chiusura gli auguri, da parte di tutto l’esecutivo e del presidente Fugatti, e il ringraziamento a tutti i giornalisti per il loro ruolo con l’auspicio di un 2023 all’insegna di “notizie finalmente positive”.

Alessandra Saletti, nel portare i saluti della presidente Elisabeth Anna Mair, ha posto l’accento sulle luci ed ombre di questa professione, colpita da difficoltà remunerative e precariato, ma tuttora animata da una forte passione, evidenziando come la parola chiave di questo 2022 che si sta chiudendo sia proprio “liberà di informazione”, sempre più sotto attacco in molte parti del mondo.

 


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