Marmolada, temperature anomale e verifiche tecniche prima della riapertura
La sicurezza delle persone prima degli aspetti di ogni altra natura. La tragedia della Marmolada, che lo scorso 3 luglio è costata la via a 11 persone, ha toccato profondamente la comunità trentina dove è tuttora nitido il ricordo di quei giorni tanto dolorosi. Per questo motivo, il Dipartimento Protezione civile, caccia e pesca della Provincia autonoma di Trento e il Comune di Canazei stanno compiendo i necessari approfondimenti tecnici prima di procedere con la riapertura del ghiacciaio, in vista della stagione invernale. Ad oggi, infatti, è ancora in vigore l’ordinanza del sindaco del centro fassano che istituisce la zona rossa. L’obiettivo è quello di consentire l’accesso all’area nel più breve tempo possibile, ma sulla base di elementi tecnici il più possibile certi, guardando in primis all’incolumità di quanti saliranno in quota. Va detto infatti che – fino a qualche giorno fa – anche sulla Marmolada si sono registrate temperature straordinariamente alte. Dopo la nevicata che ha imbiancato la regina delle Dolomiti, ci si aspetta dunque una stabilizzazione delle basse temperature (ma 5 giorni fa a Canazei erano strati raggiunti i 22 gradi). I provvedimenti da assumere dovranno peraltro essere funzionali alle previsioni gestionali future, affinché non ci si trovi impreparati all’eventuale ripetersi delle condizioni che si sono verificate l’estate scorsa.