Casa Mia A.P.S.P. compie 100 anni

Redazione11/09/20223min
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Compie 100 anni Casa Mia A.P.S.P. di Riva del Garda. Si tratta di un traguardo di grande importanza per l’ente che ha ormai attraversato un secolo di storia e che segna l’evolversi del centro nel tempo, da Istituto nato dalla forte volontà della comunità locale di dare un riparo agli orfani dopo la Prima Guerra Mondiale alla sua attuale struttura di azienda pubblica di servizi alla persona. Un anniversario di grande valore per tutta la comunità di Riva del Garda in cui Casa Mia A.P.S.P. è inserita e con la quale si sono intrecciati e saldati stretti rapporti collaborativi attraverso i servizi sia con le istituzioni e con le famiglie del territorio. Ai festeggiamenti per il centenario – accanto all’attuale presidente Mariacristina Rizzonelli e i presidenti che nel corso degli anni si sono susseguiti, al direttore Renzo Galvagni, i sindaci del territorio e il presidente presidente della Comunità Alto Garda e Ledro – ha partecipato il vicepresidente della Provincia autonoma di Trento.
Il vicepresidente ha sottolineato come sia importante condividere il percorso fatto da Casa Mia in questo particolare momento storico. La presenza delle istituzioni oggi ai festeggiamenti testimonia il grazie per il lavoro e l’impegno che il centro svolge per la comunità dell’Alto Garda e Ledro e l’intero Trentino tutto l’anno. Ha inoltre ricordato come il centenario si dimostri essere l’occasione per ripercorre quelli che sono stati i momenti più importanti e significativi del centro ma anche per guardare al futuro e alle nuove sfide che l’attendono. La certezza è che Casa Mia oggi, è punto di riferimento per le famiglie e i giovani, un luogo dove sentirsi a casa.
I festeggiamenti hanno visto la celebrazione della Santa messa nella Chiesa dei Santi Pietro e Paolo per poi proseguire al Centro Famiglie di Casa Bresciani. A ricordo di questo importante anniversario una targa commemorativa collocata accanto ad un gelso piantato per l’occasione. Durante la cerimonia si è sigillata e interrata una capsula del tempo, con i doni di bambini, ragazzi, ospiti e collaboratori, che hanno voluto lasciare un segno ai se stessi del futuro e a chi tra 25 anni sarà presente ad aprire questa scatola della memoria. Tra i segni lasciati ci sono fotografie, disegni, scritti, oggetti ed anche la canzone composta dai bambini che hanno frequentato i centri estivi quest’anno.

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