Le perturbazioni di agosto hanno contribuito a ridurre l’ozono

Redazione08/09/20222min
Nuvole maltempo


Le perturbazioni che hanno contraddistinto le scorse settimane estive, hanno contribuito non solo a combattere la siccità, ma anche a diminuire l’irraggiamento solare con conseguente riduzione degli episodi di formazione di ozono, che nei mesi precedenti hanno fatto registrare qualche picco nelle concentrazioni, complice il caldo e il sole della stagione.
Da quanto emerge dal report di APPA sulla qualità dell’aria di agosto in Trentino, i valori degli inquinanti sono nel complesso positivi.
Per quanto riguarda l’ozono, anche per il mese di agosto si sono registrati innalzamenti della concentrazione di questo inquinante, in linea con l’andamento tipico del periodo estivo, caratterizzato da elevate temperature ed irraggiamento solare. Tuttavia, l’arrivo di qualche perturbazione ha interrotto le condizioni di prolungato bel tempo del mese di luglio, portando alla riduzione della radiazione solare e ad un calo delle temperature.
Come detto, tale condizione ha appunto contribuito a ridurre gli episodi di smog responsabili della formazione di ozono, i cui valori si sono mantenuti al di sotto della soglia di informazione di 180 μg/m3 (microgrammi per metro cubo) in tutte le stazioni della rete provinciale, ad eccezione della stazione di Monte Gaza che, all’inizio del mese, ha registrato alcune ore di superamento. Non sono state registrate concentrazioni superiori alla soglia di allarme (240 μg/m3) prevista dalla normativa vigente.
Per quanto riguarda le concentrazioni di polveri sottili PM10, i valori, per l’intero mese di agosto, risultano ben al di sotto del limite previsto per la media giornaliera di 50 μg/m3 su tutta la rete provinciale di monitoraggio della qualità dell’aria.
Anche le concentrazioni medie mensili di biossido di azoto NO2 misurate in agosto sono tendenzialmente in linea con quanto rilevato nello stesso mese degli anni precedenti. Le concentrazioni medie orarie sono risultate sempre inferiori al limite di 200 μg/m3.

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