L’assessore di Arco: “La piscina di Prabi va rifatta”. Il Comitato: “La vasca da 50 metri va lasciata”
La piscina comunale di Prabi è vecchia e obsoleta, così com’è non può più reggere il passo con i tempi. Al suo posto sorgeranno quattro spazi natatori più piccoli per il gioco con scivoli e trampolini. Questo, in sintesi, il pensiero che l’assessore allo sport del Comune di Arco Dario Ioppi ha dato in merito all’impianto di Prabi e in particolare la sua sottostruttura è al collasso e non c’è tempo per attendere ancora, per questo è stato assegnato l’incarico all’architetto Ralf Dejaco di elaborare un progetto di riqualificazione generale. Si tratta di un professionista molto conosciuto in Alto Adige proprio per aver dato “vita” ad impianti sportivi come l’Acquarena di Bressanone e il Balneum di Vipiteno. Per l’impianto di Prabi Dejaco ha disegnato quattro spazi d’acqua, tre dedicati alla parte dei giochi con scivoli per i più piccoli e un quarto costituito da una piscina da 25 metri ad utilizzo esclusivo sportivo. Quest’ultimo potrà, in un futuro, essere coperto per permettere agli agonisti allenamenti anche quando fa freddo.
Ma contro questa decisione torna alla carica il comitato “#salviamolapiscinadiprabi”, del quale non si conoscono i componenti e quanti siano, che si batte per il mantenimento del vecchio impianto.
Insomma, uno scontro tra chi vuole una piscina ludica e chi, invece, ritiene si più adatta ad un uso prettamente sportivo.
“Nonostante la richiesta via social – scrivono in un comunicato – di avere un incontro pubblico sull’argomento, è arrivato il momento di chiedere per iscritto quello che avremmo voluto domandare a voce. Quanto costerà riscaldare le nuove piscine ludiche e mantenerle continuamente attive? Di quale sostenibilità economica si parla? Un’olimpionica non necessita di essere riscaldata, in quanto per gli sportivi l’acqua calda è controproducente. La prevista piscina di 25 metri con 4 corsie non è sufficiente per gli sportivi, sarebbe più piccola di quella comunale di Riva che è già superaffollata di utenti.
Quale reale capacità di utenza avrà il nuovo impianto di Prabi e a chi sarà realmente rivolto?
Attualmente può ospitare 700 persone ed è aperto a tutti.
Perché non è stata chiesta anche una consulenza all’architetto che ha progettato il parco acquatico di Merano, struttura che ha la piscina olimpionica oltre a quelle con gli scivoli? Oppure far riferimento ai progetti di Rovereto o Molveno? Perché in fase progettuale non è stato chiesto di mantenere la vasca da 50 metri? Durante l’elaborazione del nuovo progetto di Prabi sono state interpellate le società sportive locali natatorie e non, la FIN e il CONI per avere la loro competente opinione? Un assessore dello Sport – conclude il comunicato – tutte queste cose dovrebbe saperle, e noi siamo qui per ricordarle a lui e ai cittadini dell’Alto Garda”.