I giardini del Rione di Riva intitolati alla dottoressa Vittoria Bonuzzi Confalonieri

Redazione07/04/20223min
Il nuovo parco Bonuzzi Confalonieri, al Rione 2 Giugno di Riva (2)
Vittoria Bonuzzi Confalonieri
Il nuovo parco Bonuzzi Confalonieri, al Rione 2 Giugno di Riva (1)

 

L’intitolazione alla dottoressa Vittoria Bonuzzi Confalonieri dei giardini di via delle Ginestre-Rione 2 Giugno a Riva del Garda è dai giorni scorsi una realtà, con l’apposizione della tabella segnaletica.
La proposta della intitolazione alla stimata professionista, medico pediatra nata nel 1902 a Cremona e deceduta nel 1973 a Riva, è stata sostenuta dalla associazione Pinter fin dal 2014 ed è stata data proprio ad un luogo di ritrovo dei bambini, che le amava sopra ogni cosa.
Un riconoscimento giunto a cinquanta anni dalla morte che porta avanti la tradizione di dedicare un luogo o una via a cittadine o cittadini che si sono distinti per il bene comune, in questo caso la popolazione infantile di Riva, del Rione in particolare.
Antesignana della riscossa femminile per l’emancipazione e l’eguaglianza, quindi nella battaglia per la caduta delle discriminazioni di sesso, la dottoressa Bonuzzi Confalonieri ha rappresentato nella storia della cittadina benacense un punto di riferimento essenziale nella socialità.
Nata nel 1902 a Cremona, figlia di un magistrato, Vittoria Bonuzzi si laurea nel 1928 a Bologna, conseguendo la specializzazione in pediatria nel 1933. In Trentino, a Molina di Ledro, era giunta col marito Dario Confalonieri nel 1929, per trasferirsi a Riva del Garda nel 1933.
Subito diviene responsabile del dispensario comunale di via Disciplini occupandosi di povertà e di sostegno alla famiglia e alla donna, a cominciare dalle mamme del rione Marocco. Medico per molti anni dell’ONMI (Opera Nazionale Maternità e Infanzia), era medico pediatra del consultorio aperto alle scuole e ai lattanti e genericamente ai minori di famiglie indigenti. In questo ambito era consapevole che di fronte ai problemi della vita quotidiana non erano sufficienti la generosità e l’impegno personale, solo una politica più giusta avrebbe potuto cambiare la sostanza delle cose, aldilà delle generiche enunciazioni di principio derivanti dalle teorie dell’eguaglianza. Impegnata politicamente nelle fila del partito comunista, quale consigliere comunale e capogruppo dal 1946 al 1971, ha profuso tutte le sue energie fino all’ultimo al servizio della collettività e delle classi meno abbienti, per l’emancipazione e la giustizia sociale, trasfondendo i suoi ideali giorno per giorno nella sua vita di medico pediatra, fino alla morte avvenuta il 4 dicembre 1973 nella “sua” Riva, dove è sepolta, lasciando i due figli Angelo e Teresa.
Un riconoscimento che ora, a cinquanta anni dalla morte, l’Associazione Pinter intende festeggiare con la popolazione del Rione nel corso di una cerimonia che si svolgerà sabato 9 aprile.

 


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