RIVA: IN PERMESSO PER ASSISTERE LA MADRE PORTA IL CANE ALLE COMPETIZIONI

L’Italia, si sa, è un Paese nel quale sembra quasi d’obbligo essere più furbi degli altri. Lo deve aver certamente pensato una donna ex insegnante, fino a pochi anni fa di ruolo in un Istituto di zona, che invece di assistere la madre ammalata, dopo aver chiesto il permesso per farlo grazie alla Legge 104 che consente ai lavoratori di godere di permessi per dare assistenza a parenti affetti da disabilità o gravi handicap, col permesso ricevuto andava in giro per l’Europa portando il suo cane a gare di “agility dog”.
La furbizia, però, starebbe nel farlo e non dirlo a nessuno, invece la signora in questione si vantava pure sui social network che proprio grazie ai permessi che le erano concessi, periodi di assenza dal lavoro per assistere la madre malata, portava il cane a spasso per le competizioni. Postando foto e risultati alla “faccia” di chi, invece, sacrosantamente magari ne avrebbe più diritto di lei. Grazie ad una segnalazione si sono mosse le Fiamme Gialle, e dopo un’accurata indagine la donna è stata denunciata.
In un primo tempo la procura della Repubblica di Rovereto aveva chiesto l’archiviazione, ma il Giudice per le indagini preliminari, la dottoressa Monica Izzo ha disposto l’imputazione coatta. Sta di fatto che di fronte al giudice per le udienze preliminari Riccardo Dies, la difesa dell’ex insegnante ha chiesto il rito abbreviato anche per non dare troppa “visibilità” al fatto in questione. Il giudizio è atteso nelle prossime settimane. Il danno erariale commesso dalla signora nel biennio 2013-2014, quello in cui ancora insegnava ed era di ruolo, assomma a circa 9.000 euro.
Danno accertato grazie alle indagini della Tenenza della Guardia di Finanza di Riva del Garda, accertato in 86 giorni di assenza totali dal lavoro.