L’Alto Garda dice addio all’imprenditore Alessandro Fedrigoni
Alessandro Fedrigoni, ottant’anni, è scomparso poche ore prima della fine del 2021. Il colosso delle carte speciali perde così il suo ex presidente.
Nel 2017 egli passò il timone dell’azienda a Equity Bain Capital dopo che la storica famiglia che lo aveva fondato lo aveva tenuto per 130 anni. Il gruppo Fedrigoni opera con dodici stabilimenti in tutto il mondo, di cui nove in Italia, due in Spagna e uno in Brasile.
Dopo la recente scomparsa dell’ex amministratore delegato Claudio Alfonsi, dunque, per l’azienda cartaria arriva un’altra triste notizia.
Due figli, studi in ingegneria cartaria a Monaco di Baviera, Alessandro Fedrigoni è la storia dell’omonima azienda che detiene il 100% delle Cartiere Milani di Fabriano, gruppo rilevato nel 2003 dal Poligrafico dello Stato e, inoltre, le quote di Arconvert (fondata nel 1989) e altre, ma l’azienda è nota anche perché produce la carta con cui la Banca europea realizza la nostra attuale moneta, l’euro. Presidente anche del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Paola Fedrigoni, Ente filantropico con sede a S. Martino Buon Albergo, Alessandro Fedrigoni nel 2018 aveva scritto di suo pugno una lettera ai dipendenti quando alla storica famiglia che porta il suo nome subentrò il Fondo Bain Capital. La definì una decisione sofferta ma doverosa e, in qualità di presidente della società, toccava a lui dire ai dipendenti il perché. “La famiglia Fedrigoni, dopo 130 anni di presenza nell’industria cartaria termina la propria missione – scrisse – alla guida dell’azienda. Tocca a me, in qualità di presidente della Società, il commiato”. Nella lettera, inoltre, ripercorse in breve la lunga storia della sua famiglia, definendola “una cavalcata emozionante” ma la decisione di lasciare, dopo aver ringraziato tutti i lavoratori la definì “doverosa e necessaria al fine di salvaguardare la continuità aziendale”.
Nell’Alto Garda il nome Fedrigoni è legato all’omonima Cartiera del Varone, fondata nel 1963, stabilimento dove furono realizzate le prime schede perforate per i computer.
La storia ebbe inizio il 17 gennaio del 1724, quando il precursore Giuseppe Fedrigoni acquistò un terreno vicino al torrente Leno a Rovereto iniziando a fare carta con la Cartiera di San Colombano. Poi percorse diverse strade, tra le quali quella della Cartiere del Varone che venne acquistata nel 1938 da Gianfranco Fedrigoni, uno stabilimento distrutto dalla Guerra e poi ricostruito nel 1945 e che, inizialmente, vantava anche soci germanici.