Gli abissi del lago di Garda in tre dimensioni
Si deve all’Istituto idrografico della Marina Militare Italiana e alla “Cattolica” di Brescia la prima mappa degli abissi del lago di Garda in 3D. Una mappa ad alta definizione, la quale ha messo in rilievo la faglia tra Sirmione e Punta San Vigilio, peraltro già nota ma che non era mai stata calcolata esattamente come in questo caso.
Un lavoro durato ben tre anni e condotto da Maurizio Paolini, professore all’Università Cattolica della facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali, e dai tecnici della Marina Militare Italiana. Il progetto è stato presentato dal contrammiraglio Massimiliano Nannini e sarà utile a qualsiasi attività di studio o ricerca sul lago di Garda. In particolare, si è già cercato di comprendere le conseguenze dell’apertura della galleria Adige – Garda, la condotta che in caso di piene devia l’acqua del fiume Adige verso lo sbocco di Torbole, e le conseguenze per il bacino più grande d’Italia. Ma, come detto, la mappa in 3-D degli abissi permetterà diverse applicazioni: dalla tipologia del fondale alla proliferazione delle alghe e sulle sorgenti arrivando alla simulazione sui possibili rischi ambientali. Da questo studio si paventa la creazione di una sorta di “Agenzia scientifica” o di un polo di ricerca unica per il lago verso il quale tutte le Università, sia trentine, venete o bresciane possano fare riferimento, coordinate dalla Comunità del Garda. Insomma, una sorta di osservatorio permanente che possa affrontarne a 360 gradi le tematiche del più grande lago italiano.
(Fonte e immagine Giornale di Brescia)