Turismo d’autunno, prese d’assalto le falesie della Valle di Cavedine

Mariano Bosetti14/11/20213min
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Questa lunga stagione turistica 2021, che si è protratta fino alla fine di ottobre, è stata assaporata dai molti turisti del mondo tedesco che hanno invaso le località della Conca Gardesana e il suo potenziale entroterra meridionale della valle dei Laghi. Una zona rilanciata dalla disciplina sportiva dell’arrampicata sulle numerose falesie: dalla conca di Toblino (parte inferiore della Val di Ranzo), alle pareti del “Dain Picol” (monte Garzolét), alla “Cosina” di Stravino, nei pressi della collina di San Siro a Lasino. Quest’ultima è l’unica provvista di parcheggio, realizzato dal Comprensorio C5 prima della sua cancellazione prima di lasciar posto alle Comunità di Valle. Transitando a fine ottobre lungo la strada di San Siro, nei pressi dello scollinamento verso Pergolese, si poteva notare il parcheggio occupato in ogni ordine di posti come non mai da camper e furgoni attrezzati, con nuclei familiari che si adattavano a trascorrere qualche giornata all’aria aperta, dando spazio alla passione sportiva dell’arrampicata sul costone roccioso poco distante, che nel passato costituiva il confine fra il territorio principesco e la Contea di Arco.
Quello della arrampicata sulle falesie della Valle di Cavedine è un altro dei punti di forza, accanto ai laghi, ai percorsi ciclabili e alle attrazioni storico-culturali di una valle alla ricerca di una formula turistica che si traduca in benefici economici per i suoi abitanti.
Tanto per restare in tema, è da almeno un decennio che si parla di valorizzazione delle falesie con opportuni interventi che consentano da una parte un minimo di confort per gli ospiti e dall’altra anche un ritorno economico nell’utilizzo della fornitura di servizi essenziali, finora inesistenti, creando nel contempo una rete di opportunità per la conoscenza dei siti storico-culturali di cui è ricco il bacino valligiano, come il sentiero naturalistico di Monte Oliveto nei pressi del lago di Toblino.
L’ormai imminente passaggio della Valle dei Laghi all’Azienda del Turismo del Garda Trentino probabilmente riuscirà a dare concretezza a queste opportunità finora poco valorizzate.

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