Trentino, arrivano i “Condhotel”: alberghi con appartamenti, bar, negozi o attività sportive

Redazione02/10/20182min
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Si è riunita questa mattina la III Commissione consiliare permanente della Provincia coordinata dal vicepresidente, in assenza del presidente dimissionario dopo il suo passaggio al Gruppo Misto. La Commissione ha dato parere favorevole alla deliberazione di Giunta che declina le modalità con cui si autorizzano gli alberghi trentini a destinare fino al 25% della propria volumetria ad attività alternative, in attuazione di una norma di Legge provinciale varata nel 2013. Se per la concreta applicazione di questa previsione si è atteso tanto, è perché il Legislatore nazionale ha fatto seguire analoga norma, introducendo la disciplina dei cosiddetti condhotel. La Provincia ora è in condizione di dettagliare la propria Normativa in armonia con quella dello Stato. Si prevede dunque che gli hotel possano destinare una quota dei volumi a funzione di bar, piccolo negozio, attività professionale d’interesse turistico, attività artistica o sportiva. Si autorizza anche l’uso residenziale (affitto), ma con un minimo di 30 giorni l’anno in cui gli spazi devono essere utilizzati dall’albergo. La Commissione ha espresso 2 sì e 3 astensioni, con perplessità espresse in quanto – è stato detto – la Norma sembra comportare una sorta di cambio di destinazione urbanistica di fatto, non prevista dai piani regolatori.
Il condhotel è definito come esercizio alberghiero che abbini camere di hotel e unità abitative dotate di cucina autonoma che possono essere vendute ai privati (che hanno diritto a un periodo annuale di godimento del bene) e affittati sulla base di un contratto di affidamento in gestione.