Riva del Garda, addio a Renato Ballardini: partigiano, avvocato e parlamentare
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Si è spento sabato 15 febbraio, nella sua Riva dl Garda, all’età di 97 anni l’avvocato Renato Ballardini, figura di spicco della politica italiana e fervente antifascista.
Lascia i figli Franco e Laura.
Ex parlamentare socialista per cinque legislature, ha ricoperto ruoli di grande rilievo istituzionale e ha combattuto importanti battaglie per i diritti civili nel corso della sua carriera, distinguendosi anche come avvocato e ricevendo la medaglia d’oro al Valor Civile della Repubblica.
Ballardini è stato un protagonista instancabile della vita pubblica, con un’energia contagiosa e un’attenzione costante agli eventi del suo tempo. Dotato di spirito arguto e sensibilità, ha mantenuto un legame profondo con la sua città natale, Riva del Garda, dove è cresciuto, ha studiato e ha avviato il suo percorso politico.
«Renato Ballardini appartiene a quella categoria di persone per cui la politica è prima di tutto un servizio alla comunità». Così lo descriveva il presidente Giorgio Napolitano nella prefazione del libro a lui dedicato, scritto da Mauro Marcantoni e Milena Di Camillo, pubblicato nel 2011 nella collana “Testimonianze” del Museo Storico.
Nato il 21 ottobre 1927 a Riva del Garda da Remo di Montagne e Caterina Sacchella di Sirmione, la sua infanzia e adolescenza si svolsero secondo i costumi dell’epoca: prima come giovane marinaio, poi prealpino, ma mai aderendo ai dogmi del regime fascista. Insieme a Luciano Baroni e ad altri studenti liceali, compì la scelta di unirsi ai “Figli della montagna”, segnando il suo impegno nella Resistenza.
La sua carriera parlamentare fu lunga e intensa. Il presidente Napolitano ne sottolineò l’impegno da socialista, ricordando la sua partecipazione a battaglie fondamentali come quella per il divorzio, approvata nel 1970 grazie alla collaborazione con Loris Fortuna.
La sua vita politica si intrecciò con momenti cruciali della storia italiana, dalla lotta per il divorzio all’impegno per l’Autonomia dell’Alto Adige. Un momento particolarmente drammatico fu il 28 giugno 1944, quando suo padre Remo perse la vita per mano dei nazifascisti, un episodio che segnò profondamente il suo percorso.
Ballardini fu eletto parlamentare per cinque mandati, dal 1958 al 1979, inizialmente con il Partito Socialista Italiano (1958-1966, 1969-1979) e successivamente con il PSU (1966-1969). Durante la sua attività, ricoprì ruoli di rilievo: fu membro della Commissione dei 19 per l’Autonomia già nel 1958, divenne presidente della Commissione Affari Costituzionali tra il 1965 e il 1968 e vicepresidente della Commissione per le questioni regionali nel biennio 1970-1972. Nel 1983 entrò a far parte del Consiglio regionale del Trentino-Alto Adige con il Partito Comunista Italiano.
Gli anni Settanta furono particolarmente difficili per lui: venne espulso dal PSI di Bettino Craxi nel 1981. Dopo un breve ritorno in politica nel Consiglio provinciale di Trento, decise di abbandonare definitivamente l’attività politica per dedicarsi alla professione forense e alle sue passioni letterarie.
Nel corso della sua vita ricevette numerosi riconoscimenti, tra cui l’Aquila di San Venceslao nel 2011 e la medaglia d’oro della città di Riva del Garda nel 2015, a testimonianza del suo grande contributo alla comunità e alla politica italiana.
Un messaggio di cordoglio è giunto dalla sindaca di Riva del Garda Cristina Santi: “L’avvocato Renato Ballardini è stato una figura di prima grandezza del Novecento a Riva del Garda, in Trentino e in Italia, già protagonista della Resistenza rivana, lungamente parlamentare con incarichi istituzionali di grande rilievo, medaglia d’oro al valor civile della Repubblica italiana nonché medaglia d’oro al merito del Comune di Riva del Garda. È stato uno dei rivani più influenti – prosegue la Prima cittadina – importanti e stimati degli ultimi decenni e di tutti i tempi, una persona di altissima levatura morale e di costante impegno civile che ha scritto pagine importanti della storia recente, con un ruolo di primo piano in una stagione storica cruciale e molto difficile per l’Autonomia. Un riferimento e un esempio per tutto il Paese, una personalità di cui Riva del Garda va fiera. La sua scomparsa lascerà un vuoto profondo ma anche un insegnamento e una luce che resteranno nel tempo. Il mio pensiero va in questo momento ai suoi familiari, ai quali sono sinceramente vicina».
L’addio a Ballardini sarà con una cerimonia laica presso il Cimitero del Grez a Riva del Garda martedì 18 febbraio alle ore 15 e 30.