Nel libro “Il Tempio Armonico” musica e architettura all’Inviolata di Riva del Garda e altre chiese
L’affascinante rapporto tra musica, architettura e sacralità confluisce nella pubblicazione del volume “Il Tempio Armonico. Musica e architettura all’Inviolata di Riva del Garda e in altre chiese”. Il volume è già disponibile all’acquisto presso il bookshop del MAG Museo Alto Garda, all’interno della Rocca.
Nella pubblicazione la chiesa dell’Inviolata viene letta attraverso l’intenso legame tra architettura e musica: nella storia dell’edificio, già di per sé gioiello dell’arte tardorinascimentale e barocca, le due discipline si incontrano non solo nei dettagli delle decorazioni, degli affreschi e degli stucchi, ma nel progetto stesso della struttura, costruita su rigide proporzioni matematico-musicali dal forte senso metafisico-spirituale. L’Inviolata nasce quindi già come luogo di musica, diventando poi teatro delle voci e degli strumenti che vi risuonarono, esprimendo analoghe proporzioni e significati.
È oggi possibile cogliere la complessità di questo legame grazie alle ricerche condotte da ricercatori specializzati in differenti settori, presentate prima in un convegno tenutosi il 10 ottobre 2015 e poi da una tavola rotonda il 15 dicembre 2018. Entrambe le iniziative sono state organizzate dal Centro di Documentazione e Ricerca Musica/Architettura del Conservatorio Bonporti di Trento e si sono tenute presso la sua sede di Riva del Garda.
Chi fu il misterioso architetto della magnifica Inviolata di Riva del Garda? E quali modelli e circostanze storiche ne ispirarono il progetto? Ma soprattutto, in che misura la musica è presente già nell’architettura della chiesa, nel fitto intreccio di cartigli, stucchi e affreschi che ne rivestono l’interno?
Il volume “Il Tempio Armonico” parte da queste domande per analizzare il rapporto tra musica e architettura trovando nel complesso dell’Inviolata il caso esemplare per ragionamenti di ancor più ampia portata.
La storia della chiesa di Riva del Garda si intreccia qui con quella di altri edifici sacri dell’Italia centro-settentrionale, tra parallelismi e particolari comuni per chiavi di lettura complessive. Troviamo tra gli autori Claudia Conforti (docente di storia dell’architettura all’Università di Roma Tor Vergata), Massimo Bisson (organista e direttore di coro ma pure ricercatore in storia dell’architettura), Cinzia D’Agostino (architetto della Soprintendenza per i beni culturali della Provincia Autonoma di Trento). Contribuiscono alla ricostruzione del passato dell’Inviolata anche gli interventi degli storici Mauro Grazioli e Alessandro Paris.