"Questa sera chi li mette a letto?"
"Metticeli tu, a te danno più retta."
"Figurati, mi prendono in giro e basta. Appena giro i tacchi e chiudo la porta son già lì che se la ridono."
"Eh, è tutto un lavoro di equipe, lo sai. Dove non arriva uno, arriva l'altro."
"Appunto, si danno man forte contro di me - il loro unico padre. E pensare ai sacrifici che si sono fatti per metterli al mondo..."
"Simpatico che sia tu a parlare di sacrifici. Solo a sentirtelo dire mi sembra vogliano tornarmi sciatica e nausee mattutine."
"Severa ma giusta. E quindi? Facciamo testa o croce?"
"Dài, vado io. Resta qui e aspettami a letto."
"Obbedisco."
"Bravo. Almeno uno che lo fa!"
"Ah, aspetta... Mi sono dimenticato di dirti una cosa! Sai chi ho incontrato oggi, al mercato? La nostra ex vicina di Riva, la vecchia signora Righi, te la ricordi?"
"Ma chi, quella che abitava accanto a noi tre anni fa? Che ti ha detto?"
"Mi ha visto coi bambini e si è fermata a fare quattro ciacole."
"Ormai andrà per i novanta, mi pare..."
"Almeno! Comunque dopo venti minuti mi ha lasciato andare, non prima di avermi detto che mi assomigliano sempre di più."
E anche se non ha fatto poi molto per metterli al mondo, visto che quando sono nati ancora non lo conoscevo, ogni giorno che passa e li guardo gli assomigliano.
Oh, se gli assomigliano.
Roberta Nina Bianchin
www.robertaninabianchin.it