La Stella “Mimma” riposa in fondo al Garda
C’è una barca che riposa sul fondo del lago. Fondale profondo, al largo della Madonnina, di fronte al Ponale. È una Star, una stella, che ha un nome che è nel cuore dei rivani: “Mimma”.
Quel giorno del 1991 pioveva, era gennaio e il tempo era da lupi. In piedi al centro dello scafo Gianni prese a mulinare una sbarra di ferro. Personaggio omerico, mastodontico, fradicio. Calò mazzate terribili e, dallo squarcio aperto sul fondo, l’acqua rivendicò il diritto di entrare. Era alle ginocchia quando si buttò nell’acqua che era di ghiaccio. Nuotando impacciato dai vestiti, rischiò di andar sotto. Come stava andando sotto, per sempre, la “Mimma” che oramai sporgeva solo con albero e vela. Gianni venne issato sulla pilotina della Fraglia dall’amico che lo aveva accompagnato a celebrare un rito che, dalla notte dei tempi, ha segnato diverse civiltà. I re vichinghi salpavano per l’Aldilà nella loro nave data alle fiamme. «La tua barca la merita solo il tuo lago. Così avresti voluto», è la preghiera che il figlio rivolse al padre Italo, scomparso da poco più di un mese.
Gianni Torboli, skipper rivano, qualche anno fa alla Fraglia mi confidò: «Affondando la sua barca ho voluto rendere omaggio a mio padre Italo, l’uomo che ha segnato la mia vita, il mio essere uomo di vela e di lago. I loro destini erano legati ed è stato giusto così».
La stella Mimma (che è anche il nome della sorella di Gianni) è una barca da leggenda. Dal 1947 al ’90 è stata la regina delle acque dell’alto lago. Filmata, fotografata, gagliarda nelle cartoline a destar meraviglia virava di colpo, a pochi centimetri dalle sponde del porto, con dietro la torre Apponale. Urla dei turisti e sorrisi compiaciuti dei rivani. Da quasi trent’anni se ne sta in pace sul fondale azzurro «… e mio padre, lo sento nel cuore, è contento che sia così» dice Gianni.
L’ha raccontata a pochi amici questa storia il Gianni, per una sorta di pudore, ma è talmente bella e commovente che non si può non condividerla. Poi, se la ricordi quando le ombre che chiamano la notte scendono dalla Rocchetta, scorgerai dei bagliori rischiarare l’acqua, dalle parti della Madonnina del Ponale. C’è una Stella adagiata sul fondo che brilla per raccontare una storia.
Vittorio Colombo