La scadenza dell’amore
Oggi ho letto che l’amore “ha una scadenza”.
Così, come se si trattasse di una lattina di tonno o di un pacchetto di crackers integrali.
A corredo della frase in questione, poi, quel “non siamo nati per la monogamia” che potrà tanto rendere felici gli antropologi ma che -ahimè- rende altrettanto felici quelli che se ne stanno buoni buoni per un po’, e poi all’improvviso si attivano piazzandovi in testa due corna che Tele Capo d’Istria la prendete persino se scendete in Molise.
Bene, diciamo le cose come stanno: l’amore ha una scadenza per quei tipi di persona lì, quelli che peraltro di frasi fatte ne apprezzano e condividono sui social almeno un altrettanto mezzo milione (culi nudi con citazioni filosofiche immancabili, nel mezzo, come l’Intervallo dei primi anni ottanta), mica per tutti.
E poi, ci terrei a ricordarlo, per tutti gli altri l’amore non è un pacco di patatine o una merendina: cercatevi qualcuno per cui l’amore sia semplicemente come lo zucchero, che in effetti una scadenza non ce l’ha.
Controllate.