Se percorrendo una strada del Trentino vedete un capriolo nel prato adiacente, si tratterà di una sagoma finta, in plastica, che serve per segnalare un pericolo di attraversamento di animali selvatici. È una iniziativa della PAT con lo scopo di ricordare, in maniera immediata e diretta, la presenza di fauna selvatica in quelle zone, la relativa possibilità di attraversamento, il conseguente rischio legato a possibili collisioni e l’opportunità di rallentare e prestare attenzione.
Il tutto è nato dalla collaborazione del Servizio Gestione strade, dell’Agenzia Provinciale delle foreste demaniali, del MUSE e del WWF Trentino: è stato elaborato dal Servizio Foreste e fauna della Provincia autonoma di Trento un progetto sperimentale per la realizzazione e la messa in opera di sagome di fauna selvatica a bordo strada, nel territorio della provincia di Trento.
Le prime sagome realizzate raffigurano un capriolo maschio con dimensioni e colore naturali, sono realizzate in corten e posizionate in siti soggetti a frequenti attraversamenti di animali selvatici, soprattutto ungulati ma anche orsi. Le sagome, per adesso in numero di quattro, sono state posizionate due tra Vezzano e Vigolo Baselga e altre due nel tratto di strada di Nembia, tra S. Lorenzo in Banale e Molveno.
L’uso di sagome rappresentanti specie di fauna selvatica è un tipo di segnaletica già in uso in altri paesi europei, come per esempio la Slovenia e l’Austria. Gli esiti della sperimentazione saranno verificati nel prossimo futuro e potranno preludere ad ulteriori installazioni di sagome di fauna selvatica in altri siti particolarmente soggetti ad attraversamento di animali nel territorio provinciale.