Hager sulla ex Cattoi di Riva del Garda: “Mosaner? Il sindaco del Non fare”

“Mosaner? Il sindaco del Non fare”. Affermazione certamente “forte” quella di Heinz Hager, socio di Paolo Signoretti che con la società VR 101214 ha acquisito l’area ex Cattoi, espressa senza mezzi termini alla fine della conferenza stampa convocata martedì 18 settembre in mezzo alla landa desolata che è stata l’area industriale, dismessa ormai da oltre trent’anni, sulla quale sorgeva la fabbrica di mobili Cattoi Serramenti. Una conferenza stampa, però, per invitare a non abbandonare il dialogo tra le parti, cosa che, invece, con la lettera ultima inviata dall’amministrazione comunale alla società s’invita esplicitamente la stessa a non posizionare alcun cartello pubblicitario che lascia vedere ai cittadini e ai turisti cosa la VR 101214 vorrebbe fare.
“Siamo comunque positivi” ha detto Signoretti dopo che è stato introdotto il progetto che parla di un’idea per ridare alla città spazi condivisi e sostenibili, parcheggi interrati ceduto gratuitamente dai quali il Comune ricaverebbe introiti, spazi commerciali al piano terra e due piani fuori terra destinati ad abitazioni. Poi un enorme parco libero e fruibile da tutti. Sui due veicoli mobili è visibile il progetto, poi nei prossimi giorni saranno affissi manifesti simili ovunque in città. “Positivi nonostante i toni della lettera a firma del sindaco Mosaner – ha proseguito nel suo intervento Signoretti – perchè convinti che ciò che abbiamo intenzione di fare è, prima di tutto, restituire quest’area alla città. Certo, noi dobbiamo fare anche profitto, è vero, ma proprio per questo è nostra intenzione dialogare sulla possibilità di un collegamento con questa zona e il parcheggio alla Baltera, ad esempio, sul tipo del “People Mover”, un trenino che su due binari potrebbe dalla Baltera portare qui in viale Rovereto i turisti o chi viene a Riva per shopping ad esempio. 15.000 metri quadri di parco libero e attrezzato vogliamo fare, oltre logicamente a ciò che ci darebbe il nostro profitto. Lavoriamo anche per questo, ma nella piena convinzione di restituire alla città un’area a misura anche della qualità della vita”.
Hager ha parlato per ultimo ed è stato molto sintetico e preciso: “Quest’area giace da troppo tempo abbandonata – ha detto – va riqualificata al più presto, perché per questo noi l’abbiamo comperata. La lettera del sindaco? Dopo tante “gocce” che ormai hanno fatto traboccare il vaso, i nostri avvocati non attendevano altro. Ma preferiamo, per il momento, lasciar stare e proseguire sul binario del dialogo. D’altronde noi siamo i proprietari di quest’area da inizio 2017, ma l’incontro col vostro primo cittadino l’abbiamo fatto un mese fa. Se questo è dialogo ditecelo voi. Io sostengo che gli immobili restano e le persone passano, ma questa Amministrazione nel suo operare mi ricorda molto certi regimi dell’Est di qualche ventennio fa. Una cosa è certa, noi siamo pronti per partire in tempi ristretti, ma se nessuno si fa trovare dall’altra parte, è sempre in ferie o ammalato, allora ditemi voi che dobbiamo fare”.
“Io non faccio? certo, non faccio quello che vogliono loro”. Altrettanto sintetico nella sua risposta il primo cittadino di Riva del Garda Adalberto Mosaner, interpellato in merito alle dichiarazioni di Hager e Signoretti che lo “accusano” di essere il sindaco del “non fare”, una replica dovuta quella che Mosaner ha fornito dopo essere stato informato della conferenza stampa dei due soci, titolari della società che ha regolarmente acquistato l’area ex Cattoi, tenuta proprio su quel terreno ormai abbandonato da anni e al centro di tante polemiche e “accuse” reciproche. Mosaner, a Roma per impegni istituzionali afferma che c’è un percorso partecipativo in corso, e che su questo si lavora, non su prese di posizione di questo o di quello basate sulla propria volontà. “La proposta di Hager e Signoretti non è l’unica – afferma Mosaner – e loro lo sanno. Ci sono altre idee e regole ben precise da seguire, così come le proposte di categorie interessate come quelle economiche e le ambientaliste”.