Bocconi avvelenati all’Albola di Riva. E il gatto trovato morto a malga Grassi è stato ucciso dal topicida

È stata rinvenuta lo scorso 8 luglio in un’area privata in via dell’Albola a Riva del Garda una sospetta esca avvelenata. L’esame ispettivo eseguito dall’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie a Trento ha confermato la presenza di «sostanze plausibilmente tossiche o nocive», e il materiale è stato avviato agli esami di laboratorio; in attesa dei cui risultati, si invita la cittadinanza alla massima attenzione, anche in considerazione di due precedenti avvelenamenti avvenuti in zona negli anni scorsi, di cui dà notizia l’Azienda sanitaria.
Il comune di Riva del Garda ricorda che provocare «per crudeltà o senza necessità» sia la morte, sia sofferenze a un animale costituisce reato, e fa presente che simili atti comportano gravi rischi anche per la salute e l’incolumità delle persone. Raccomanda quindi, nel caso del rinvenimento di un sospetto boccone avvelenato, oppure della morte del proprio animale per sospetti bocconi avvelenati, o anche del verificarsi di una sintomatologia riferibile ad avvelenamento, di rivolgersi tempestivamente a un medico veterinario.
Si ricorda inoltre che l’Ordinanza ministeriale del 13 giugno 2016 «Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati», prorogata con O.M. del 21 giugno 2017, fa espresso divieto di «utilizzare in modo improprio, preparare, miscelare e abbandonare esche e bocconi avvelenati o contenenti sostanze nocive o tossiche, compresi vetri, plastiche e metalli o materiale esplodente, che possono causare intossicazioni o lesioni o la morte del soggetto che li ingerisce».
Intanto il Comune ha ricevuto dall’Istituto zooprofilattico i risultati degli accertamenti eseguiti sul gatto trovato morto all’inizio di aprile a Malga Grassi, che ne confermano il decesso a causa di avvelenamento per mezzo di un topicida.