Addio a Riccardo Zampedri, il cavaliere rivano imprenditore e musicista

Redazione31/01/20254min
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È scomparso a Riva del Garda all’età di 85 anni Riccardo Zampedri, noto imprenditore dei trasporti e movimento terra e grande appassionato di musica. Si è dato con amore alla società, facendo parte di molte realtà associazionistiche del Trentino. Rimane un grande vuoto in tutte le persone che sono state toccate dalla sua anima calda e dal suo spirito combattivo e positivo, sempre pronto ad aiutare il prossimo.
Riccardo era il terzo dei nove figli di Guido Zampedri e Fernanda Pederzolli. Il padre, congedato dall’artiglieria contraerea, inizia a lavorare nelle officine dell’Esercito Italiano come meccanico. Con le conoscenze acquisite ricostruisce artigianalmente con pezzi di recupero tre trattori che saranno impiegati nelle campagne del Basso Sarca nel difficile periodo del Dopoguerra.
La necessità di contribuire al sostentamento della famiglia spinge Riccardo ad iniziare a lavorare a soli nove anni, alla guida di uno dei trattori costruiti dal padre. Finite le lezioni della mattina alle scuole post elementari, dove conseguirà il diploma, il pomeriggio va a manovrare il mezzo che nella sua vita non dimenticherà mai, arrivando a restaurarlo con le sue mani nel 2007 per risentire il suono di quel motore che gli ricordava la sua infanzia.
Dal 1953 al 1960 lavora come idraulico nella ditta “Armellini e Manenti” e successivamente, con la stessa qualifica, da “Fabio Cominziolli”. Pur facendosi apprezzare come idraulico, Riccardo non dimentica la passione per i motori che ha ereditato dal padre e nel 1960, racimolati i pochi risparmi necessari per le cambiali, acquista un motocarro Ercole 500. È il momento di fondazione della sua ditta «Autotrasporti Riccardo Zampedri», con la quale inizia l’attività nel Basso Sarca. Nel 1961 conosce Anna Miori, che diventerà sua moglie e dalla quale avrà tre figli: Luisa, Andrea ed Emilia.
Grazie all’amore di Anna e il sostegno della famiglia riuscirà a superare alcuni momenti difficili della vita, quali la scomparsa prematura di quattro fratelli, un incidente gravissimo nel 1995 ad Arco e le difficoltà economiche. Negli anni successivi l’attività prosegue con un autocarro Fiat. Numerosi i suoi impegni nel volontariato, come quello dato nel 1976 in aiuto alle popolazioni del Friuli disastrato dal terremoto.
La vita sulla strada, fra asfalto e polvere, lo rende un volto notissimo in tutta la Busa: in molti ricordano ancora l’episodio del febbraio 1989 quando, a Loppio di Mori, con il suo estintore salva la vita a due automobilisti intrappolati nell’auto che andava a fuoco. Fino a pochi anni fa sulle strade del Basso Sarca non era inusuale vederlo passare alla guida del suo inseparabile compagno di tanti lavori, un vecchio autocarro Mercedes «1919» del 1978, sempre lucido e in gran forma.
Nel 2011 viene nominato Cavaliere della Repubblica.
Grande amante della musica, ha partecipato alla rifondazione del Corpo Bandistico di Riva del Garda e ha suonato in molti complessi bandistici del Trentino e del Garda, trovando nel Bresciano e in particolare nella Banda cittadina “G.Verdi” di Toscolano Maderno un ambiente adatto a coltivare la sua passione.

Il funerale avrà luogo lunedì 3 febbraio alle 14 e 30 nella chiesa San Giuseppe a Rione Degasperi.