Colonia Sabbioni, quanti ricordi

C’era una volta la Sabbioni. Nel sacco bello dei ricordi, così alla rinfusa: 40 anni di onorato servizio (chiusa nel 2002), 2 turni, luglio ed agosto, 250 bambini per turno, elementari e medie. Da tutta la Busa. Famiglie grate per liberazione. Alle 7 corriere fin da Cavedine, Dro, Arco, raccolta tennesi, Varone, Riva, poi da Torbole, ecc. colossale tratta di scatenati. Ore 7.30 ingresso a mandria. Primi anni alzabandiera e canzone; ore 16.30 ammaina bandiera. In mezzo di tutto. Etichette e numeri cuciti su biancheria e asciugamani. Divisione in squadre. Al mattino bagno nel lago. Nei primi anni prima femmine, poi maschi. Piccoli in acqua bassa, grandi anche al largo con incarico di vigilare. Dopo il ‘70 in funzione mini piscina. Al mattino piscina, pomeriggio lago, o viceversa. In cucina pentoloni giganteschi, pasta asciutta a valanga, schizzi d’acqua, battaglia di panini. Biglie, giochi, pallone, pallavolo, partite di calcio. Animazione, per le bambine, coreografie, balli, cucito. Per tutti ruba-fazzoletto, canzoni, scherzi, barzellette, biglie, fumetti. Negli anni anche atletica, vela e cavalli. Piscina lillipuziana, dentro in centinaio come sardine. Merenda, pane e cioccolata. Appello: “Ci siamo tutti?’”. Ore 16.30, nuova tradotta delle corriere, tutti a casa! Fino a domani.
E c’è chi, tra i “mediaroi” ricorda lumate di finto disprezzo alle ragazzine che, pudiche, sbatacchiavano ciglia a beneficio di ruspanti brufolosi.
Sprazzi. C’è chi ricorda “la corrente elettrica e la corrente forte”, i blackout e il panico da sbellicarsi, il bus “giallo beat”, il fortino e “i giorni di guardia” sotto l’albero a destra dei cancelli. Niente nomi, per oggi, se non quello di Piergiorgio Armani, presidente e anima. Schiere di assistenti, maestre, cuoche, bagnini: roba da elenco del telefono.
Amicizie per la vita, ricordi cari. Una fitta al cuore quando un “reduce” come te ti scruta con occhi persi lontano. E ti sussurra “Ti ricordi quella volta che noi, alla Sabbioni…”
Vittorio Colombo