Miss Scoiattolo al Rosengarten

Vittorio Colombo19/04/20202min
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Eccovi, sul filo roseo dei ricordi, due miti anni ’60 e ‘70: la miss e lo scoiattolo. Matrimonio stellare. Ma sia chiaro: non si eleggeva al Rosengarten, il dancing di viale Rovereto del fantasmagorico Dannunzio Rezzaghi, “miss Scoiattolo” che sarà pure animale carino ma con scarso sex appeal; allora andavano per la maggiore e per la maggiorata, miss Gambe, miss Sorriso, miss Fondoschiena che lo raccomando, miss Heidi ecc. ecc. L’arcano va così svelato: la miss di turno, una volta impalmata tra svolazzi di gonne assassine e brindisi a fiumi di vin Santo Torboli, si concedeva al cofano dello Scoiattolo, straordinario fuoristrada di Arrigo Perini, il fotomiss Aldo Speziali scattava, non sull’attenti, ma foto degne dei calendarietti profumati dei barbieri, poi via per le strade del mondo a mostrare prodigi scoiattolando. Il Dannunzio vociava dall’altoparlante sul veicolo, ma spesso era un macchinone all’americana, a inondare la Busa di “Heute abend an Dancing Rosengarten, miss Beine”, o che il diavolotipportivia.
Fiat Scoiattolo era un piccolo fuoristrada su base Fiat 500 concepito dal carrozziere arcense Arrigo Perini. Nel 1966 partì da una Fiat 500 D usata e realizzò l’opera. Iniziò la produzione in serie con il marchio CAP (Carrozzeria Arrigo Perini) con placet Fiat: sfornava una vettura al giorno. La storia, tra alterne vicende e cambio di titolarità nel ’74, si fermò nel 1983. Quattro colori: rosso chiaro, amaranto, verde e grigio. Depliant: uno scoiattolo verde scala un monte. Slogan: “Il più piccolo fuoristrada del mondo passa anche dove gli altri si fermano”. Oggi è ricercato da appassionati e amatori. Ma lo stesso avviene, si dice, anche per la miss del Dannunzio. Comunque sia per tutti noi oggi, comunque, si elegge “Miss Scoiattolo”.
Vittorio Colombo

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