Aperta la mostra “Alba Chiara luce negli occhi, gioia nel cuore”. Kaswalder: “Queste tragedie devono cessare”

Redazione21/09/20193min
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Palazzo Trentini gremito di persone attente, commosse, interessate a conoscere, attraverso le sue opere, Alba Chiara.
Per portare avanti non solo il suo ricordo, ma soprattutto un messaggio di speranza, perché le donne uccise dagli uomini sono troppe, perché queste tragedie che continuano a ripetersi devono finire. La mostra “Alba Chiara luce negli occhi, gioia negli occhi”, si è aperta venerdì 21 settembre nel migliore dei modi, per le tante persone presenti (consiglieri e consigliere provinciali, parlamentari, esponenti del mondo del volontariato, delle associazioni) e perché l’obiettivo di dare vita ai sogni di questa ragazza, uccisa nell’estate di due anni fa a Tenno dal suo ex fidanzato che, tragedia nella tragedia, si è poi tolto la vita, appare pienamente riuscito.
“La forza di Alba Chiara – ha detto Mara Rinner, presidente dell’associazione Amici di Famiglia che ha lanciato il progetto Alba Chiara – si vede già, perché siamo tantissimi. Perché tante istituzioni, a partire dal Consiglio provinciale e quello regionale, il Comune di Trento, la Cpo, hanno partecipato a questo progetto, per realizzare il suo sogno e farla continuare a vivere attraverso di noi”.
Il presidente del Consiglio, Walter Kaswalder, colpito dalla forza che Alba Chiara riesce a trasmettere con il suoi colori e dall’esempio di dignità che la sua famiglia ha dato e sta dando, ha detto che le istituzioni trentine devono impegnarsi a fondo sul fronte della violenza nei confronti delle donne. “Purtroppo – ha detto – su questo il Trentino non è un’isola felice e le istituzioni devono fare tutto ciò che possono per far crescere la sensibilità”. Impegno che anche l’assessore alla cultura, Mirko Bisesti, che ha portato i saluti a nome della Giunta, ha ribadito.
La mostra, ha ricordato la curatrice, l’architetto Maddalena Tomasi, parla di Alba Chiara giovane, anzi giovanissima (quand’è morta aveva solo 22 anni) artista, che era alla ricerca di un suo linguaggio.
“Perché – ha ricordato il papà Massimo – tante ragazze che, come lei, non hanno potuto scegliere non devono cadere nell’oblio”. Commosso il ringraziamento della sorella Aurora e della mamma Loredana, che ha voluto in particolar modo ringraziare una persona che è stata molto vicina a questa famiglia così colpita, l’ex sindaco di Tenno Gianluca Frizzi.
La mostra rimarrà aperta fino al 4 ottobre. Orario dal lunedì al venerdì con orario 8,30 – 17. Il sabato 8,30 – 12.