Antenna 5G a Bolognano, sì con precauzione: controlli costanti e limiti più severi

Redazione07/12/20255min
Antenna 5g


 

La decisione è ufficiale: l’antenna 5G a Bolognano si farà. A pochi giorni dalla serata informativa che aveva riempito la sala del centro civico — un incontro molto partecipato promosso da sei associazioni del Coordinamento per la Tutela dell’Ambiente Alto Garda e Ledro — arriva ora la delibera della giunta Fiorio che dà il via libera al progetto, destinato a far discutere ancora a lungo i residenti dell’Oltresarca.
La nuova amministrazione ha infatti approvato il 2 dicembre il provvedimento che sancisce la realizzazione dell’impianto: una struttura di circa quaranta metri che sorgerà nell’angolo sud del parcheggio interno al campo sportivo “Stivo”, sulla particella 1222 del catasto comunale dell’Oltresarca. Una soluzione alternativa rispetto alla particella 610 di via Beabù inizialmente richiesta dall’operatore telefonico: troppo vicina alle abitazioni, e infatti respinta dal Comune nel settembre scorso.

 

 

Una pratica ereditata e pochi margini decisionali
Come spiega l’articolo de l’Adige, l’attuale amministrazione ha ereditato l’intera pratica dalla precedente giunta, che a sua volta si era trovata con margini di intervento molto ridotti: la normativa nazionale limita infatti fortemente la possibilità degli enti locali di opporsi alla collocazione delle antenne di telefonia mobile.
Dopo mesi di interlocuzioni con l’operatore e valutazioni tecniche, la scelta è caduta sull’area di proprietà comunale all’interno del campo sportivo, classificata tra quelle “maggiormente idonee” dal Piano della telefonia. Una soluzione giudicata più equilibrata, e soprattutto più distante dalle abitazioni rispetto alla richiesta originaria.
La delibera è stata dichiarata immediatamente eseguibile: il procedimento di autorizzazione presso l’Unità di missione digitale della Provincia è pendente da tempo e la giunta ha voluto accelerare la formalizzazione del contratto.
Il canone previsto è di 8 mila euro l’anno, per un contratto di nove anni rinnovabile per altri nove.

La promessa della giunta: controlli costanti e limiti più restrittivi
L’assessora all’ambiente Chiara Parisi, ben consapevole della sensibilità del tema, assicura che l’amministrazione ha richiesto tutte le garanzie possibili.
«In questi mesi abbiamo consultato diversi esperti: Appa, tecnici del Coordinamento ambientalista, il medico dell’Agenzia sanitaria provinciale – spiega alla stampa Parisi -. Dopo questo percorso, la collocazione nel parcheggio della Stivo è apparsa l’unica soluzione praticabile per ridurre al minimo gli impatti».
L’assessora garantisce inoltre controlli periodici sulle emissioni elettromagnetiche non solo a Bolognano, ma in tutte le localizzazioni del territorio comunale. E ricorda che i limiti italiani sono la metà di quelli fissati dall’Unione Europea.
«Ci impegniamo a chiedere la risoluzione del contratto nel caso in cui i gestori non rispettassero i limiti posti a tutela della salute dei cittadini», aggiunge.
Dalla delibera emergono anche misure paesaggistiche obbligatorie: colorazione della struttura per mimetizzarla, accessori bassi e piantumazioni attorno al perimetro.

La serata sui rischi del 5G: grande partecipazione e non poche preoccupazioni
La decisione della giunta arriva a ridosso della serata pubblica organizzata dalle associazioni ambientaliste, che aveva raccolto un pubblico numeroso e attento. Una serata definita “non allarmistica”, ma volta a offrire strumenti di conoscenza ai cittadini.
L’ingegnera Azul Fernandez aveva illustrato i limiti di legge sui campi elettromagnetici, mentre la dottoressa Fiorella Belpoggi — già direttrice dell’Istituto Ramazzini — aveva presentato risultati di studi su animali che mostrerebbero aumenti significativi di alcune forme tumorali in presenza di campi elettromagnetici intensi.
Il dottor Roberto Cappelletti dell’ISDE aveva invece spiegato possibili meccanismi biologici legati all’esposizione prolungata, come la produzione di radicali liberi.
Pur senza produrre evidenze definitive contro il 5G, gli interventi avevano aperto un dibattito sul principio di precauzione e sulla necessità di maggiore trasparenza nelle scelte urbanistiche e tecnologiche.

Una decisione destinata a far discutere
Il via libera all’antenna nell’area del campo sportivo arriva dunque in un clima già sensibile, in cui una parte della cittadinanza chiede maggiore chiarezza, mentre le autorità comunali rivendicano di aver scelto la soluzione “meno impattante” possibile.
Quel che è certo è che la discussione non si fermerà qui: tra studi scientifici ancora non conclusivi, richieste di maggiore prudenza e una normativa che lascia ai Comuni margini limitati, l’antenna 5G di Bolognano sarà con ogni probabilità uno dei temi caldi dell’inverno politico arcense. (n.f.)