I bar, qualche bel decennio fa, erano luoghi magici. Seconde case, porti franchi, chiese laiche per devoti dell’aperitivo. O del bianchetto e dello spriz. “Refugio pecatorum”. Dove c’era libertà. Pressoché assoluta, di pensiero, azione e libagione. Luogo democratico di aggregazione. Tutti al bar, democristiani, comunisti, missini, credenti e creduloni, attempati dal bianco riporto e […]