Tiffany sexy con Cicciolina e il pitone Pito

Vittorio Colombo22/10/20234min
cicciolina spiaggia

La pornostar Ilona Staller, in arte Cicciolina, con partner d’eccezione il pitone Pito: spettacolo hard al Tiffany di Riva. Era una bollente giornata del 1978 e i manifesti, corredati dalle foto dei protagonisti, tappezzavano la città e il Basso Trentino. Cicciolina, a corto di vestiti, ma non per avarizia, si coccolava il suo bel pitone dalla pelle maculata e dagli occhi lascivi come talvolta possono essere gli occhi di un politico. Era il periodo delle trasgressioni. E i locali notturni, come il Tiffany rinato da poco dalle gloriose ceneri della Spiaggia degli Olivi, alternava serate musicali a serate più o meno hard. Il nudo delle dive del porno tirava, che è modo di dire appropriato. Così giravano in tournée per balere e dancing le star del porno. Per la serata al Tiffany c’era il tutto esaurito e il Franchino gongolava.
Ma la serata diventò esplosiva, una kermesse strampalata come non si era mai vista. Già qualche giorno prima in Chiesa si era tuonato contro le lusinghe del Demonio Cicciolino. Confluirono così davanti alle porte del Tiffany legioni di Rivani, molti con la scusa di verificare che non ci fossero figli arrapati, i più per vedere “dal vero” la Cicciolina. Ma il casino maggiore, quello che portò alla mobilitazione della Polizia, venne dal raid degli animalisti. Una agguerrita pattuglia roveretana guidata da D’Ingiullo, consigliere dei Verdi, aveva circondato la Spiaggia brandendo cartelli con la scritta “Stop agli spettacoli con gli animali”, “Anche il serpente Pito ha una mamma”. Un casino indescrivibile. La zona del Tiffany sembrava il circo Barnum con una folla composita di Rivani, animalisti, poliziotti, vigili del fuoco, crociati. Nonostante tutto lo spettacolo, all’interno del Tiffany, si fece. Testimonianze lo ricordano bellissimo. La performance della Cicciolina avvenne tra fiumi di invidia per il pitone Pito che, con spirali varie, ora faceva da sciarpa ora avvinghiava gambe e seni della pornostar che poi, anche per queste acrobazie ideologiche, sarebbe diventata senatrice (1987) con il Partito Radicale.
Si dice perfino che la Cicciolina, di tanto in tanto, si sedeva in “gàida” ad uno degli spettatori e, senza colpo ferire, levitava, come alzata da una misteriosa leva, per una media stimata in una ventina di centimetri. Qualche tempo dopo, visto il successo, il duo Cicciolina-pitone Pito fece uno spettacolo di replica alla Capannina a S. Nazzaro, che esibiva la misteriosa scritta “Usato sicuro”, e poi andò anche alla Conca d’Oro di Torbole. I giornali nazionali continuarono a seguire la storia.
Qualche anno fa si riaccese un accalorato dibattito: il pitone Pito, secondo alcuni, era morto per un “uso improprio”. Forse usato come martello. Altri rilanciarono una nuova versione: venne ucciso dal topo che doveva essere il suo pasto nel contenitore di cristallo, nel quale il Pito veniva riposto. Da alcuni arrivò una precisazione secondo la quale il povero Pito era defunto ormai da decenni e che, a lasciarci le spire molto dopo, nel 2003, era stata una pitonessa. Non trovando un topo come cibo, secondo questa ipotesi, avevano messo nella teca di cristallo un criceto. La mattina dopo avevano trovato il criceto che correva impazzito dopo aver morsicato in testa e a morte la pitonessa. Vatti a fidare dei criceti che girano la ruota. Ma fu da quella serata al Tiffany che a Riva per significare “far l’amore” si usò il verbo “pitonare”.
Vittorio Colombo

 



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