L’intervento al cuore, la bimba salva e il documentario di Marchi su TV-AZ
Le davano quattro mesi di vita. Il cuore della bambina era ridotto male e i medici non davano speranze. Solo un’operazione avrebbe potuto salvarla. Inizio anni Ottanta, tempi pionieristici per quel tipo di intervento. I chirurghi in grado di eseguirlo in Italia erano due, uno operava a Bergamo in una struttura pubblica, l’altro era il dottor Azzolina con clinica privata a Firenze.
Servivano però venti milioni di lire, una cifra rilevante. A Riva e nella Busa si creò un Comitato che promosse, con appelli sui giornali, una raccolta di fondi. Nel Comitato c’erano personaggi noti per il loro impegno nel sociale. Tra questi Renato Martinelli, titolare di Omkakè, Ippolito Bresciani e la moglie e, tra i molti benemeriti, anche il fotografo Graziano Marchi.
Uno dei punti di riferimento fu Tv-AZ che, con Vito Atzori responsabile, trasmetteva dagli studi di via Varoncello. In breve tempo i venti milioni erano assicurati. Il comitato prese contatti con l’equipe di Bergamo ma le prospettive, per l’eccessiva burocrazia, non erano incoraggianti. I giorni passavano con il drammatico conto alla rovescia per la sorte della bambina. Si dichiarò invece disponibile il professor Gaetano Azzolina, noto per essere stato il primo in Italia ad effettuare interventi su bambini affetti da malattie congenite al cuore.
Graziano chiese di poter riprendere l’operazione con la sua telecamera. Azzolina diede il suo assenso di massima, con un avvertimento: “Se cadi a terra svenuto durante l’operazione, sappi che nessuno verrà a soccorrerti. Avremo ben altro cui pensare”.
Per precauzione fu perciò invitato ad assistere a una operazione a cuore aperto, simile a quella in programma. Non ci furono problemi di sorta. Graziano poté quindi riprendere l’intera operazione alla bambina. Usò la sua telecamera con registratore su nastro Betamax e furono necessarie diverse cassette perché l’intervento durò parecchie ore.
“Il professor Azzolina – ricorda Graziano – aveva al suo fianco la moglie e la figlia, pure cardiochirurghe, e si dimostrò non solo di straordinaria bravura ma anche di grande disponibilità. Usando un linguaggio accessibile spiegò, per mia conoscenza, le diverse fasi dell’intervento. Io, impegnato a riprendere, non potevo però prendere alcun appunto”.
La notizia del successo dell’operazione, data con rilievo dai giornali locali, fu accolta con grande sollievo e gioia. La bambina era stata restituita alla vita, ed era quello che contava.
Ma la bella storia ha un seguito. La ripresa dell’operazione da parte di Graziano Marchi venne mandata in onda, senza alcun taglio, diverse volte da Tv-AZ. “In fase di montaggio – ricorda Graziano – inserii con il mio commento la spiegazione dei vari momenti cercando di ricordare, con la maggior precisione possibile, le parole di Azzolina”.
Nessuna tivù, né istituzionale né di quelle libere, aveva mai messo in onda una intera operazione a cuore aperto. Tv-AZ e il filmato dell’operazione divennero così un caso nazionale.
“Mi contattarono diversi medici e chirurghi per avere la cassetta – ricorda Graziano – Il bello è che volevano anche conoscere il luminare che commentava i vari momenti. Si capiva, disse qualcuno, che anche quello che parlava era un cardiochirurgo con tutti gli attributi…”.
Vittorio Colombo