Si chiamava Ari, era un bastardino speciale. Aveva un’anima, un qualcosa di sublime che, senza scomodare sofismi teologici, ci piace immaginare come un soffio misterioso fatto di sentimenti e, perché no, di un’intelligenza particolare. Qualcosa che va oltre a quello che i nostri poveri sensi sanno cogliere. La sua storia ci porta al maggio del […]