Un malore durante un intervento d’emergenza, la corsa al pronto soccorso di Arco e, al termine, la sorpresa amara: il ticket sanitario da pagare. È quanto accaduto a un vigile del fuoco volontario arcense, impegnato nello spegnimento dell’incendio a Palazzo Marchetti (leggi). Una vicenda che ha suscitato sconcerto tra i colleghi e all’interno della Federazione provinciale dei corpi volontari, fino a sollevare l’attenzione del presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti.
Il governatore, intervenendo alla presentazione del 22esimo campeggio degli allievi vigili del fuoco volontari in Val di Sole, ha affrontato direttamente il caso, definendolo un errore da correggere al più presto. “Chi opera per la sicurezza e la salute degli altri non può trovarsi a pagare per le conseguenze del proprio impegno – ha dichiarato Fugatti al giornalista dalla sede Rai regionale –. Gli operatori della Protezione civile in servizio saranno sempre esenti dal ticket sanitario”.
Una promessa che suona anche come una forma di scuse ufficiali: Fugatti ha infatti ammesso che “qualcuno è stato più realista del re” e ha riferito di aver già discusso del tema con l’assessore alla salute Mario Tonina e con i vertici dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari.
Le scuse sono state rivolte anche al presidente della Federazione dei vigili del fuoco volontari, Luigi Maturi, che proprio in piazza Dante a Trento ha presentato il campeggio formativo che si svolgerà a Daolasa di Commezzadura dal 3 al 6 luglio. L’evento vedrà la partecipazione di oltre 1.200 tra giovani allievi, ragazze e ragazzi dai 10 ai 18 anni, e istruttori, con delegazioni provenienti anche da Lombardia e Valle d’Aosta.
Un campo senza smartphone – banditi per scelta educativa – pensato come luogo di formazione, impegno e amicizia. “Non è solo un momento di festa – ha spiegato l’ispettore distrettuale della Val di Sole, Ivano Ceschi – ma una vera palestra di educazione civica, dove si impara cosa significa essere parte attiva della comunità”.
Il gran finale è previsto per domenica 6 luglio a Malé con una grande sfilata e le tradizionali manovre dimostrative. Ma la promessa di Fugatti resterà certamente il segno politico più forte: dopo l’incidente di Arco, il Trentino sembra pronto a rafforzare il proprio riconoscimento istituzionale nei confronti di chi ogni giorno, spesso in silenzio e a titolo gratuito, sceglie di mettersi al servizio degli altri.