
Il Lago di Garda non è solo un patrimonio naturale e turistico, ma un ecosistema complesso, fragile e condiviso. È da questa consapevolezza che sabato 8 novembre, alle ore 11, nella Sala della Disciplina di Bardolino, prende forma una nuova iniziativa: “I diritti del Lago di Garda e delle sue comunità”, un incontro pubblico che segna la nascita di un’alleanza giuridica tra professionisti del diritto provenienti da Veneto, Lombardia e Trentino-Alto Adige, con l’obiettivo di fornire strumenti concreti di tutela ambientale e supporto tecnico a cittadini, associazioni e amministrazioni locali.
L’evento, promosso dalla senatrice Aurora Floridia (Gruppo Autonomie – Verdi Alto Adige), Presidente del Network per un Ambiente Sano – Consiglio d’Europa, rappresenta un passaggio importante nella costruzione di una rete istituzionale e sociale capace di difendere il Lago di Garda attraverso il diritto, ponendo al centro la salute dell’ambiente e la qualità della vita delle comunità che lo abitano.
“Le comunità del Garda hanno diritto a un ambiente sano, a un territorio tutelato e a un futuro sostenibile. Agire per il nostro lago significa agire per il nostro presente e per il nostro futuro, anche economico e turistico”, ha dichiarato Floridia presentando l’appuntamento.
Un’alleanza giuridica per la tutela del territorio
Il progetto nasce dall’incontro tra giuristi e ambientalisti che negli ultimi anni hanno seguito da vicino le principali criticità del Garda: dalla gestione delle acque alla pressione turistica, dal consumo di suolo alle opere infrastrutturali ad alto impatto ambientale.
L’obiettivo è creare una rete di competenze legali specialistiche, in grado di fornire consulenza e formazione su normative europee, valutazioni ambientali strategiche, diritti delle comunità e partecipazione civica ai processi decisionali.
Durante l’incontro di Bardolino interverranno l’avvocata Katia Impellittere dell’Associazione GRIG – Gruppo giuriste e giuristi del Garda, e diversi professionisti provenienti dalle tre regioni gardesane: Francesca e Michele Di Vita (Lombardia), Giacomo Menegus, Vittoria Padovani e Lisa Wierer (Veneto e Alto Adige) e Silvia Zancanella (Trentino).
Il dibattito sarà moderato dall’avvocata e giornalista Chiara Tosi, con il supporto degli avvocati Paolo Giovarruscio e Licinia Pascucci.
Per ulteriori dettagli o informazioni rivolgersi al numero: +39 349 741 4042, oppure inviando una e-mail a: [email protected]
L’intento dichiarato è chiaro: costruire una tutela condivisa del Garda attraverso la conoscenza del diritto ambientale, affinché cittadini e istituzioni locali possano essere parte attiva nei processi che influenzano il futuro del territorio.
La senatrice Floridia: “Difendere il Garda dai rischi di un turismo invasivo”
La figura di Aurora Floridia, veronese e residente a Malcesine, è da tempo legata alle battaglie per la sostenibilità del Lago di Garda.
Negli ultimi anni, la senatrice si è distinta per le sue posizioni critiche nei confronti della realizzazione della Ciclovia del Garda, un progetto interregionale ritenuto strategico ma che, nei tratti più delicati del litorale, potrebbe comportare un impatto ambientale significativo.
Floridia ha più volte ribadito la necessità di riequilibrare lo sviluppo turistico con la tutela dell’ecosistema gardesano, ponendo l’accento su una visione alternativa: non un lago “vetrina” ma un lago “vivo”, dove infrastrutture, mobilità e turismo rispettino i limiti naturali e la biodiversità.
“Il diritto all’ambiente è il diritto alla vita – ha sottolineato la senatrice –. Per questo dobbiamo rafforzare gli strumenti di difesa del territorio e costruire un’alleanza che renda le comunità protagoniste della propria tutela”.
Un laboratorio di sostenibilità giuridica
L’incontro di Bardolino non sarà solo un momento di confronto, ma anche un laboratorio di idee e strategie per il futuro del Lago di Garda.
Il focus è duplice: da un lato, promuovere una cultura giuridica dell’ambiente, dall’altro, creare una rete stabile di supporto tecnico e legale che possa intervenire nei casi di maggiore criticità, offrendo competenze e soluzioni concrete.
In un contesto in cui il cambiamento climatico, la pressione urbanistica e il turismo di massa mettono a rischio la tenuta ecologica del più grande lago italiano, l’alleanza proposta a Bardolino rappresenta un passo avanti verso una governance partecipata e responsabile del territorio.
Un progetto che nasce da una convinzione condivisa: la tutela del Garda non è una battaglia di pochi, ma un diritto e un dovere collettivo. (n.f.)