Articolo pubblicato il: 08/11/2025 alle 19:00
La Busa - Variante di Torbole: Degasperi e Demagri chiedono trasparenza, confronto e rispetto
Posted By Redazione
Categoria: Ambiente, Amministrativa, Attualità, Notizie

 

Il progetto della Variante di Torbole continua a dividere. Negli ultimi giorni il dibattito si è acceso non solo tra cittadini e amministrazioni dell’Alto Garda, ma anche tra i banchi del Consiglio provinciale di Trento, dove due esponenti delle minoranze – Filippo Degasperi (Onda) e Paola Demagri (Casa Autonomia) – hanno portato all’attenzione della Giunta un tema che tocca nel profondo la vita, l’ambiente e il futuro della “Busa”.
Al centro della contesa c’è il nuovo tracciato della circonvallazione di Torbole, un tunnel che da via Conca d’Oro porta al Linfano di Arvco, un’opera da 150 milioni di euro ritenuta strategica per la viabilità del Garda trentino, ma che secondo molti rischia di trasformarsi in una ferita paesaggistica e in un errore di pianificazione.

 

 

Un progetto da 150 milioni che divide
La cosiddetta Variante di Torbole è pensata per alleggerire il traffico che da decenni grava sull’abitato, stretto tra lago e montagna e congestionato soprattutto durante la stagione turistica.
Il piano, discusso fin dagli anni ’90, è tornato al centro dell’attenzione dopo il suo inserimento nel Documento di Programmazione Provinciale (DOPI).
Secondo gli atti della Giunta, l’analisi comparativa di cinque tracciati avrebbe inizialmente individuato come preferibile la soluzione D1, coerente con il Piano Stralcio della Mobilità della Comunità Alto Garda e Ledro. Tuttavia, la Provincia ha successivamente puntato sulla soluzione D2, nota anche come “Variante Verdeblu”, che prevede lo sbocco a Linfano.
Ed è proprio questa scelta a suscitare la contrarietà dei Comuni di Arco e Riva del Garda, che ne denunciano l’impatto ambientale e paesaggistico, la scarsa efficacia viabilistica e, soprattutto, l’assenza di un confronto reale con i territori interessati.

Le preoccupazioni dei territori
“Serve un vero confronto, non decisioni calate dall’alto” – ha dichiarato la consigliera Paola Demagri, chiedendo alla Giunta di spiegare con quali motivazioni tecniche e politiche sia stata individuata la soluzione D2, e come intenda garantire un percorso partecipativo trasparente.
Le amministrazioni locali, da parte loro, temono che il nuovo tracciato possa compromettere in modo irreversibile uno dei paesaggi più iconici del Trentino, attraversando terreni agricoli di grande valore tra la Conca d’Oro e Linfano.
Un’area che rappresenta non solo un polmone verde, ma anche un simbolo dell’identità visiva e culturale dell’Alto Garda.

Degasperi: “Una scelta calata dall’alto, non dimentichiamo gli impegni storici”
Sulla stessa linea si muove anche Filippo Degasperi, consigliere provinciale e capogruppo di Onda, che ha presentato una mozione articolata in sei punti.
Nel documento, Degasperi invita la Giunta a riconsiderare la scelta della Variante Verdeblu, ricordando che già in passato, durante l’elaborazione del Piano Urbanistico Provinciale (PUP), le comunità locali e le categorie economiche avevano espresso un consenso unitario per soluzioni “a minimo impatto”, rigettando con decisione qualsiasi ipotesi di sbocco su Linfano.
“Quell’impegno territoriale non può essere dimenticato oggi, né aggirato con scelte imposte dall’alto”, sottolinea Degasperi.
Pur riconoscendo la necessità di un intervento per la viabilità della Busa, il consigliere invita a non sacrificare un territorio ancora integro quando esistono alternative più sostenibili: “L’area del Cretaccio, già segnata da altri interventi infrastrutturali, sarebbe più idonea per concentrare nuove opere senza ulteriori ferite al paesaggio.”

Una mozione per fermarsi e riflettere
La mozione di Degasperi chiede alla Provincia di:
prendere atto del dissenso espresso da Arco e Riva del Garda;
condividere pubblicamente tutti gli studi, le analisi e i criteri che hanno portato alla scelta della D2;
verificare la coerenza del progetto con il Piano della Mobilità della Comunità Alto Garda e Ledro;
convocare un tavolo istituzionale con Comuni e Comunità di Valle;
organizzare un’assemblea pubblica territoriale per presentare il progetto alla cittadinanza;
e infine, attivare un percorso formale di partecipazione che consenta a cittadini, comitati e associazioni di formulare osservazioni prima di qualsiasi approvazione definitiva.
“La circonvallazione di Torbole è un’opera necessaria, ma non può essere imposta – scrive Degasperi –. Solo un percorso condiviso potrà garantirne utilità, sostenibilità e accettazione.”

Verso la consultazione pubblica
Da parte sua, la Provincia ricorda che il processo di dialogo è “già in corso”: lo scorso marzo si sono tenuti tre incontri istituzionali con i consigli comunali di Nago-Torbole, Riva del Garda e Arco, finalizzati a illustrare lo stato dell’arte e le opzioni tecniche.
Il prossimo passo sarà l’avvio della consultazione preliminare prevista dal Codice dell’Ambiente (D.Lgs. 152/2006), primo tassello formale della Valutazione di Impatto Ambientale (VIA).
Sarà, almeno nelle intenzioni, il momento in cui cittadini e istituzioni potranno finalmente esprimersi in modo diretto su un progetto destinato a cambiare il volto del Garda trentino.

Tra mobilità e paesaggio, una sfida ancora aperta
La vicenda della Variante di Torbole intreccia mobilità, ambiente e identità territoriale.
Da un lato, l’urgenza di risolvere un problema viabilistico che pesa da decenni; dall’altro, la consapevolezza che ogni scelta infrastrutturale inciderà per generazioni su un paesaggio tra i più preziosi del Trentino.
La sfida ora è trovare un punto di equilibrio.
E, come chiedono sempre più voci dall’Alto Garda, farlo insieme, con trasparenza, ascolto e rispetto per la storia e la sensibilità di un territorio che non vuole subire, ma partecipare al proprio futuro.
(n.f.)

STAMPA QUESTO ARTICOLO
Articolo stampato da La Busa: https://labusa.info
URL articolo: https://labusa.info/variante-di-torbole-degasperi-e-demagri-chiedono-trasparenza-confronto-e-rispetto/
Data e ora di stampa: 09/11/2025 00:26
Copyright © 2025 La Busa. Tutti i diritti sono riservati.