Articolo pubblicato il: 17/07/2025 alle 16:30
La Busa - Torbole, Aldo “Tajom”: “Sulla ciclovia difficile convivenza tra pedoni e bici”
Posted By Redazione
Categoria: Ambiente, Amministrativa, Attualità, Notizie, Turismo

 

In questi giorni di piena estate, Torbole è un continuo andirivieni di turisti, ciclisti, famiglie, sportivi e visitatori che scelgono la sponda trentina del Garda per le vacanze. Il nuovo tratto della Ciclovia del Garda, che ha ridisegnato con eleganza e funzionalità il lungolago della località, è diventato in poco tempo uno dei luoghi più amati e frequentati. Un biglietto da visita che unisce paesaggio, mobilità dolce e qualità urbana. Ma, come spesso accade, anche le opere più riuscite portano con sé piccole criticità, soprattutto quando si confrontano con l’uso quotidiano e reale.
A sollevare un problema tutt’altro che secondario ci ha pensato Aldo Tajom Tavernini, torbolano attento osservatore della vita del paese e voce sempre attiva nel dibattito pubblico. Attraverso un post pubblicato sulla pagina social “Amo Torbole”, Tavernini ha puntato l’attenzione sulla zona compresa tra l’imbarcadero e il porto, dove la ciclabile attraversa un punto nevralgico del lungolago. Il suo messaggio è chiaro:
“La ciclabile di Torbole dall’imbarcadero al porto… Arrivano i battelli e scaricano centinaia di passeggeri e, visto che non ci sono divisorie, camminano diligentemente sulla ciclabile. Complimenti!”

 

Una constatazione ironica ma diretta, che porta in superficie un nodo organizzativo evidente: la mancanza di una separazione fisica o visiva tra il percorso ciclabile e quello pedonale.
Il rischio? Che ciclisti e pedoni si trovino a condividere uno spazio senza regole chiare, con possibili situazioni di conflitto o, peggio, di pericolo. E questo proprio in uno dei tratti più scenografici e fotografati della ciclovia.
Il tema sollevato da Tavernini non è nuovo, ma assume oggi un’urgenza particolare, visto il picco di presenze turistiche e la centralità strategica della ciclovia nel progetto di valorizzazione del Garda trentino. La segnalazione ha raccolto rapidamente numerose reazioni online, segno che il tema tocca un nervo scoperto.
Servono correttivi? Una segnaletica più chiara? Barriere leggere che indirizzino i flussi? O forse solo una campagna di sensibilizzazione per l’uso condiviso dello spazio pubblico?
Quel che è certo è che la Ciclovia del Garda resta una delle realizzazioni più apprezzate (e aspramente criticate, bisogna dirlo) degli ultimi anni. Ma perché possa esprimere al meglio il suo potenziale, è importante che design e sicurezza vadano sempre di pari passo. Anche ascoltando le osservazioni di chi, come Aldo Tajom Tavernini, vive ogni giorno la realtà di Torbole e la ama abbastanza da volerla migliore.

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Data e ora di stampa: 18/07/2025 01:12
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