Prosegue il confronto politico a Riva del Garda dopo le recenti dichiarazioni del sindaco Alessio Zanoni. In un comunicato stampa dai toni duri, le consigliere di minoranza Cristina Santi (Lega) e Silvia Betta (Patt), rispettivamente ex sindaca ed ex vice, replicano punto per punto alle affermazioni del primo cittadino, accusandolo di non saper distinguere il ruolo istituzionale da quello politico-partitico. Secondo Santi e Betta, Zanoni dimostrerebbe ancora una volta di faticare ad andare oltre la propria appartenenza, comportandosi «più come un direttore d’orchestra che accetta solo strumenti perfettamente accordati sul suo spartito» che come un sindaco chiamato a rappresentare l’intera comunità. Un atteggiamento che, a loro avviso, si tradurrebbe in giudizi non richiesti e in una lettura arbitraria delle posizioni altrui.

Bike Festival e partecipazione
Nel mirino anche il tema del Bike Festival. Le due esponenti di minoranza respingono l’idea di aver mai messo in discussione il tavolo dedicato all’evento, chiarendo che la richiesta avanzata era quella di poter partecipare al confronto o, in alternativa, di aprirlo al pubblico. L’obiettivo, spiegano, era rendere il processo davvero rappresentativo delle diverse sensibilità presenti in città. «I tavoli tanto cari al sindaco – affermano – sembrano funzionare solo se chi vi partecipa si limita ad ascoltare e annuire, senza dissentire».

Il nodo ex Cattoi e le promesse elettorali
Altro punto caldo è il comparto ex Cattoi. Santi e Betta ricordano come non sia stata la minoranza, a variante già approvata, a promettere in campagna elettorale l’esproprio dell’area o il blocco dell’intervento edilizio. Promesse che, secondo il comunicato, avrebbero avuto «la durata di una conferenza stampa», spiegando così il nervosismo attribuito al sindaco.
Vengono richiamate anche alcune prese di posizione del passato, come le dichiarazioni sul Parco della Libertà o sulla ciclovia, poi riviste una volta insediato a Palazzo Pretorio. Un cambiamento di rotta che, per le firmatarie, segnerebbe la distanza tra gli slogan elettorali e l’azione amministrativa.

Maggioranza “scricchiolante” e ruolo della minoranza
Infine, l’affondo sulla tenuta della maggioranza. Santi e Betta invitano Zanoni a non preoccuparsi della coesione della minoranza, ma piuttosto a guardare «in casa propria», dove la sua stessa maggioranza sarebbe stata più volte definita fragile. Le frequenti dichiarazioni pubbliche all’insegna dell’armonia, osservano, sarebbero superflue se il clima fosse davvero così sereno.
Rivendicando il ruolo della minoranza come forza critica e propositiva, le due consigliere ricordano anche i toni utilizzati dallo stesso Zanoni quando sedeva tra i banchi dell’opposizione, ben lontani – sostengono – dalla moderazione oggi invocata.
La chiusura è un auspicio rivolto al nuovo anno: al di là dello scontro politico, Riva del Garda ha bisogno di certezze, fiducia e di un’amministrazione capace di mantenere le promesse fatte ai cittadini, «come farebbe un buon padre di famiglia che ha davvero a cuore gli interessi della propria città».

(n.f.)